Spalletti: "Quando sono arrivato ci credevo solo io. Ci davano dietro a Lazio e Roma"
La conferenza stampa di Luciano Spalletti è andata in scena oggi a partire dalle 12:00, anziché alla viglia del match contro il Geno, a causa del Giro d'Italia. Centrato l'obiettivo Champions, il Napoli cercherà di regalarsi una vittoria che gli garantirebbe la certezza del terzo posto. Intanto per l'ultima partita stagionale al "Maradona" i tifosi si preparano per salutare Lorenzo Insigne, che in estate lascerà Napoli destinazione Toronto. Di seguito, le parole di mister Spaletti:
Sullo striscione a lui indirizzato: “La Panda bisognerebbe vedere in che stato ce la ridanno, se sono stati fatti tanti chilometri bisogna valutare per bene l’eventuale ritorno dell’auto. Se poi non ci ritrovo i cd di Pino Daniele non la riprendo” riporta SpazioNapoli.
Sul percorso fatto: “Quando sono arrivato qui ho trovato l’indifferenza che è peggio della delusione. Tanti tifosi non sentivano più il legame con il Napoli. In certi momenti mi sembrava di essere l’unico a credere in questa squadra. Oggi che siamo tornati in Champions c’è addirittura il rammarico per non aver combattuto fino in fondo per il campionato. Alla griglia di partenza siamo stati messi sempre alle spalle di tutte le altre. L’arrivo di Sarri alla Lazio e Mourinho alla Roma ci posizionava al sesto, settimo posto".
Sul futuro: "Ho ricevuto il preventivo per un camper e il prossimo anno ogni mese girerò un quartiere diverso della città. Voglio fare una sosta in Piazza Dante davanti la libreria Tullio Pironti, grande uomo e grande tifoso del Napoli”.
Ancora sullo striscione: “Quando stamattina sono arrivato in hotel c’erano dei ragazzi che mi hanno detto che non c’entravano nulla con lo striscione della Panda. Quello striscione non ha valenza, può metterlo chiunque. Noi abbiamo raggiunto il traguardo più importante dopo la vittoria del campionato”.
Su Insigne: “Aver lavorato con Insigne, anche solo per un anno, è un motivo di grande orgoglio per me. Lo ringrazio per la disponibilità che ha sempre avuto nei miei confronti e con i suoi compagni di squadra. Lui, come tutti gli altri ha il merito di aver raggiunto il traguardo della Champions League“.
“Stiamo facendo il nostro lavoro in maniera corretta, il nostro obiettivo è quello di pensare a creare un Napoli sempre più forte. Apprezzo chi vuole stimolarci e chi vuole puntare ad obiettivi sempre più ambiziosi, a volte però bisogna combattere con delle cose che sono fuori misura. A volte si vuole distruggere quello che di meglio si è fatto rispetto allo scorso anno e di cose ce ne sono tante”.
Sul Genoa: “Il Genoa ha fatto dei passi giganti e domenica ci sarà da soffrire. Sono una squadra fisica e che gioca un calcio totale in tutti i minuti della partita”
Sul valore del calcio: “Questo sport qui è uno sport bello, tanta roba. Bisognerebbe portarlo nelle scuole e fare un’ora a settimana. Diventerebbe un piccolo stadio come domenica. Il calcio coinvolge anche chi non gioca e avvicina le persone, lo sport aiuta la crescita dei bambini. I bambini devono fare sport, qualsiasi, se calcio meglio perché è quello che amo".
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