Spadafora sulla ripresa dei campionati: "Che si trovi un accordo sul protocollo FIGC, altrimenti fermiamo tutto"
Negli ultimi giorni stanno montando in maniera ancora più potente le polemiche intorno alla ripresa, o meno, di un campionato fermo ormai da due mesi a causa dell'emergenza Coronavirus. Continua il botta e risposta tra il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e gli esponenti di Serie A e AssoCalciatori. Nell'ultimo Decreto è stato stabilito come dal 4 maggio, inizio dell'ormai nota fase 2, sono stati permessi solo gli allenamenti individuali, una scelta che esclude di fatto le squadre di calcio.
A "Mi manda Raitre" il Ministro Spadafora ha però aperto un piccolo spiraglio: "In questi giorni il comitato tecnico scientifico sta incontrando la Figc per discutere del protocollo. Se si troverà una sintesi, allora gli allenamenti potranno partire e forse anche il campionato. Altrimenti sarà il Governo a decretare la fine del campionato. Ci assumeremo noi la nostra responsabilità, faremo in modo che il calcio possa avere meno danni possibili".
Solo ieri il presidente Figc Gabriele Gravina aveva spiegato come "non sarò io a firmare il blocco del campionato, piuttosto ce lo imponga il Governo". E se non si troverà un accordo sul protocollo medico per la ripresa in primis degli allenamenti, l'esecutivo seguirà la strada già intrapresa da Belgio, Olanda e Francia, tre paesi che hanno cancellato la stagione 2019/20.
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