Sozza perfetto in Inter-Roma: non giudichiamo l'arbitro dalla sua sezione
L'Inter-Roma andato in scena ieri altro non era che un insieme di sotto-storie che, al momento del calcio di inizio, si sono trasformate in un'unica narrazione. Le chiavi di lettura del match di San Siro non si potevano neanche contare: c'era il secondo ritorno di Mourinho da avversario (mai da nemico), il personalissimo derby di Inzaghi, l'amarcord di Dzeko e poi c'erano in ballo anche i rispettivi obiettivi stagionali, con i nerazzurri concentrati sullo scudetto e i giallorossi a caccia di punti per l'Europa.
Difficile trovare un personaggio che fosse il vero protagonista di questa partita. Se Inter-Roma fosse stata un film, il suo regista sarebbe stato Quentin Tarantino, un marionettista che basa le proprie opere sull'intreccio di diversi sub-plot che all'apparenza non sembrano avere un collegamento diretto, poi però - pian piano - il file rouge che li unisce prende forma, fino a presentare allo spettatore il mosaico completo.
Nella caleidoscopica partita di ieri pomeriggio, un occhio di riguardo era rivolto anche a Simone Sozza, 34enne che nella vita ha deciso di fare l'arbitro, un mestiere che già di per sé ti porta al centro delle polemiche. Di lui si dice un gran bene, si tratta di una specie di enfant prodige tra i fischietti italiani. Il problema è però sorto a causa della sua sezione di provenienza: Seregno, un paesino di 44mila anime che dista a 25km da Milano.
Nel momento in cui Gianluca Rocchi ha reso note le designazioni per la 34ª di Serie A, Sozza è diventato "il milanese" per via della vicinanza tra la sua città e il capoluogo lombardo, e le critiche sulla decisione di fargli arbitrare una partita così decisiva sono fioccate.
A muoverle sono stati principalmente tifosi della Roma - in quanto squadra interessata - e Milan - diretta concorrente dell'Inter per lo scudetto. Questi ultimi però si sono rimangiati le parole a causa di un precedente: quest'anno Sozza ha infatti diretto la sfida di Coppa Italia contro la Lazio che ha visto i rossoneri trionfare con un perentorio 4-0. Quindi, se per assurdo la distanza tra Seregno e Milano avesse una qualche influenza, sarebbe per favorire il Diavolo, non il Biscione.
Per smentire i romanisti è dovuto intervenire Sozza in persona che ha diretto il big match con la lucidità e il carisma degni di un fischietto ormai consumato. Nonostante la batosta subita, José Mourinho ha riservato parole al miele per il giovane arbitro. Lo Special One è uno che in stagione (ma anche in carriera) se l'è presa spesso con la classe arbitrale, ma ieri Sozza non gli ha dato alcun appiglio al quale appellarsi, stando alle pagelle pubblicate stamane dalle maggiori testate la sua partita è stata "perfetta".
Come ogni storia che si rispetti, Inter-Roma ci ha lasciato delle morali con cui confrontarsi. Prima di tutto, ci ha detto che i nerazzurri sono tornati i candidati più forti per lo Scudetto e che - salvo sorprese clamorose - l'anno prossimo i giallorossi non ascolteranno la musichetta della Champions League. Abbiamo poi realizzato che Sozza è un signor arbitro e che merita quanto prima la promozione a fischietto internazionale. Infine, ma questo più che un insegnamento è un augurio, dovremmo imparare che la sezione di provenienza non c'entra niente con la competenza.
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