Su quali basi Sky potrebbe fare ricorso sull'assegnazione diritti TV a DAZN

Telecamera al Ferraris
Telecamera al Ferraris / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Solo ieri è arrivata l'ufficialità di un cambio epocale per il nostro modo di guardare il calcio, dopo l'assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2021-2024 a DAZN. La Lega ha accettato l'offerta da 840 milioni di euro, rispedendo al mittente quella (più bassa) di Sky Sport, partner della Serie A da ben 18 anni. Dovremo quindi prepararci a seguire le gare in streaming, invece che in tv.

Diletta Leotta
Diletta Leotta, presentatrice DAZN / Giuseppe Bellini/Getty Images

Appare comunque probabile che con un piccolo sforzo economico la pay tv potrà assicurarsi il pacchetto numero 2 (quello con le restanti tre gare), ma a Santa Giulia non considerano ancora chiusa del tutto la partita dei diritti tv. È concreta infatti l'ipotesi che Sky possa presentare ricorso, visto che - secondo le indiscrezioni di Mf-Dow Jones - l'offerta di DAZN sarebbe congiunta con Tim, diversa quindi da quella che era stata presentata in sede di partecipazione al bando. Il Corriere dello Sport infatti, ricorda come la compagnia telefonica sia scesa in campo insieme a DAZN per potenziare la rete internet e la banda larga, indispensabili per poter seguire tutto il campionato in streaming.

Sullo sfondo resta ancora la possibilità di un accordo tra Sky e DAZN, sulla falsariga di quanto avvenuto in questa stagione dove sul canale in pay-tv, creato ad hoc, sono state trasmesse le tre partite destinate allo streaming.


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