Sindaco di Sesto San Giovanni sullo stadio di Inter e Milan: "In 18 mesi si inizia"
Si torna a parlare della questione relativa al nuovo stadio per le due squadre milanesi. Il nuovo impianto - viste le difficoltà riscontrate con la città di Milano - potrebbe sorgere a Sesto San Giovanni. Una zona non al centro della città milanese ma pur sempre collegata ottimamente con il capoluogo lombardo e quindi facilmente raggiungibile.
La nuova casa di Inter e Milan ambisce ad essere un modello di innovazione e ecosostenibilità, con un'area completamente green che ospiterà i migliori servizi per i tifosi, per le squadre e per le società. Il sindaco di Sesto San Giovanni punta a convincere i due club milanesi ad abbandonare la zona San Siro per traslocare nella sua città. Queste le sue di Roberto Di Stefano a Verità & Affari e il punto della situazione.
"Posso garantire che una volta deciso di costruire qui lo stadio, in 18 mesi sarebbe possibile posare la prima pietra. Mettiamo a disposizione le aree dismesse più grandi d’Europa, dove abbiamo calcolato che potrebbero essere realizzati nove stadi. I terreni sono in buona parte già demoliti e bonificati, pronti all’uso. In queste aree stiamo già realizzando la nuova stazione progettata da Renzo Piano e aggiungere un altro servizio rappresenterebbe un volano per tutta l’area metropolitana milanese”.
“Da Sesto Rondò al Duomo sono 15 minuti di metrò, i due club resterebbero all’interno della cintura metropolitana. In Europa, a Londra per esempio, gli impianti non sono all’interno del centro cittadino ma rimangono inseriti nell’area metropolitana come accadrebbe a Sesto San Giovanni”.
"Serve che tutte le parti siano d’accordo. Il Comune è pienamente disponibile e Hines si è detto interessato a valorizzare i terreni con la costruzione del nuovo stadio. Dipende quindi dai club, ma non posso dire se ci sono stati contatti".
"Stime non ne abbiamo fatte. Non sta a noi calcolare l’indotto che genererebbe un impianto moderno e sempre vivo come quello che hanno in mente i due club. Tra occupazione generata e nuove risorse sarebbe sicuramente una bella svolta per i cittadini di Sesto”.