Sgarbi: "Un cinese e un americano vogliono distruggere San Siro. Mi oppongo"

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi / Simona Granati - Corbis/GettyImages
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Vittorio Sgarbi ha ribadito la propria posizione in merito alla demolizione di San Siro per costruire un nuovo stadio di proprietà di Inter e Milan: "Ho detto diverse cose, condivise da tutti, da destra e da sinistra. Condivise da Milly Moratti, da Massimo Moratti, da Mucchetti senatore del PD, da Tabacci fino a Salvini. Ho detto che un monumento come San Siro, un monumento della memoria, non si abbatte. E non si abbatte non perché è un monumento storico ma perché è un monumento di un'emozione che il calcio dà a chi dal 1926 va in quel teatro dello sport e allora ho detto che esiste una norma del codice dei beni culturali che non è un vincolo per il monumento che è stato variamente risistemato ma è viceversa vincolo della memoria, della storia del monumento".

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San Siro / Maria Moratti/GettyImages

Il Sottosegretario alla Cultura ha proseguito nel suo intervento ai microfoni di Che c'è di nuovo: "Su questo è nata una polemica che non aveva ragione d'essere. Io non ho detto farò un vincolo ma la sovraintendenza oggi non c'è, è vacante, ha il dovere di valutare questa indicazione, procedere come ritiene, come tutta la città vuole. Perché un cinese e un americano, ricchi, capitalisti, vogliono distruggere un monumento dei milanesi".


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