Sfida UEFA-Superlega, si avvicina il momento della verità: il 21 la storica sentenza

Juve ancora attendista, gli scenari in ballo in base alla decisione della Corte di Giustizia Europea.
Ceferin
Ceferin / Xavier Laine/GettyImages
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Lo snodo cruciale sul fronte Superlega sta per trovare una risposta, il 21 dicembre prossimo arriverà infatti la sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla posizione della UEFA: si tratta di uno status lecito oppure di un monopolio che potrà essere stravolto con l'ingresso in campo di nuovi attori? L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma proprio sulla decisione in arrivo tra 9 giorni, sottolineandone il peso sia che la sentenza sorrida alla UEFA sia che dia margini di manovra ai promotori della Superlega.

Si tratta di riconoscere o meno il diritto ai club di iscriversi a competizioni alternative a quelle organizzate dalla UEFA, spazio che la Superlega vorrebbe andare a riempire, promettendo introiti maggiori alle big del calcio europeo e scuotendo il panorama calcistico. La posizione della UEFA è chiara, la Federazione ritiene che l'opposizione alla Superlega difenda il modello di sport europeo, vedendo nella tanto discussa competizione una deriva dannosa.

Le tempistiche e la posizione della Juve

La società A22 intanto, che da tempo lavora alla riscrittura del progetto Superlega e alla sua promozione presso i vertici UEFA, mirerebbe (in caso di sentenza positiva) a organizzare la competizione rapidamente: i tempi realistici, secondo TS, potrebbero condurre alla stagione 2025/26.

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La Juventus, secondo il quotidiano, a luglio ha fatto un passo indietro (come società fondatrice) ma rimane attendista e osserva ovviamente l'evolversi della vicenda (a maggior ragione poiché quotata in Borsa), con particolare riferimento a una sentenza che dirà tanto sui margini di manovra dei club interessati a una rotta parallela a quella rappresentata dalla sola UEFA.