Serie A, il 28 maggio sarà il "giorno del giudizio": stabilito anche l'orario
Oramai è assodato. E' di certo il 28 maggio la data che tutto il calcio italiano sta attendendo con trepidazione. Giovedì prossimo, infatti, si scriverà (o almeno è quello che ci si augura) la parola fine sulla querelle che va avanti ormai da tre mesi: il campionato di Serie A verrà portato a termine oppure no?
Aspre le diatribe, così come la dialettica, tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e (quasi) tutti gli esponenti del mondo del calcio italiano, in cerca di una disperata ripresa del campionato per scongiurare un tracollo finanziario. Dal presidente Figc Gabriele Graviana a Claudio Lotito e Massimo Cellino, patron rispettivamente di Lazio e Brescia, fino a quelli con altri esponenti del mondo della politica. E ora, oltre alla fatidica data, c'è anche l'orario: l'attesa riunione tra il ministro Spadafora e tutti i vertici del calcio italiano andrà in "onda" alle 18.30. Quasi come se fosse il posticipo della domenica pomeriggio, ma da cui dipende tutto il futuro del movimento.
L'iniziale preoccupazione ha lasciato spazio all'ottimismo: tutto lascia pensare ad una ripresa del campionato, se non il 13 giugno come precedentemente previsto, almeno per il 20, grazie all'ultimo protocollo inviato dalla Figc che ha grandi chance di essere approvato dal Comitato Tecnico Scientifico. Paolo Dal Pino, presidente Lega Serie A, presenterà un programma per la ripresa: cominciare con i recuperi della 25ª giornata, poi il resto del campionato dal 20 giugno.
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