Serie A al via: il punto sui moduli delle 20 squadre

Manca appena una settimana e, dopo pochissimo tempo, il pallone tornerà a rotolare sui campi della Serie A. Una Serie A 2020/2021 che, nonostante sia passato appena un mese circa dalla conclusione della stagione precedente, sarà molto diversa da quella targata 2019/2020. Vedremo, per esempio, per la prima volta in azione due allenatori esordienti nella massima serie come Pirlo e Italiano. Rivedremo due allenatori come Filippo Inzaghi e Giovanni Stroppa, tornati in A alla guida, rispettivamente, di Benevento e Crotone. Scopriremo il Cagliari di Di Francesco, il Torino di Giampaolo, il Genoa di Maran e il Parma di Liverani. Nuovi allenatori, insomma.

Nuovi allenatori, ma vecchi moduli. Si, perchè anche quest'anno, gli schieramenti tattici più utilizzati saranno il 4-3-3 e il 3-5-2. Al netto di rivoluzioni dovute al mercato, infatti, con il primo si dovrebbero schierare Benevento, Cagliari, Juventus, Napoli e Spezia, mentre con il secondo Crotone, Fiorentina, Inter, Lazio e Udinese. Cinque squadre per ciascuno dei due moduli, dunque. Attenzione, però, ad Andrea Pirlo che, nell'amichevole di ieri, ha schierato i suoi con un 3-5-2 (e non con il 4-3-3). Da capire se sia un semplice esperimento dovuto all'assenza di un numero 9 o se, invece, sarà quello il vestito tattico che sta cucendo.

Molto utilizzato anche il 4-2-3-1. Si schiereranno così, infatti, ben quattro squadre: Bologna, Milan, Roma e Sassuolo. Tre, invece, gli allenatori che punteranno sul trequartista dietro due punte (sul 4-3-1-2 quindi), ovvero Liverani, Maran e Giampaolo. Curiosamente tre dei 5 tecnici che hanno cambiato squadra.

Anche in questa stagione, inoltre, l'allievo, Juric, adotterà il 3-4-2-1 del maestro, Gian Piero Gasperini. D'altra parte, dati gli ottimi risultati ottenuti la scorsa annata, modulo che vince non si cambia. A differenziarsi dalla massa, infine, Claudio Ranieri. In un'epoca in cui tutti, come abbiamo visto poc'anzi, puntano sul 4-3-3 o sugli schieramenti con tre difensori, lui si affida al classicissimo, ma efficace, 4-4-2.

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