Il segretario della Superlega: "UEFA? Minacce illegali. Nuova Champions incomprensibile"
"La Super League potrebbe partire anche tra cinque mesi. Siamo pronti a sederci e parlare con la UEFA. Le loro minacce di esclusioni non sono comunque legali. La Super League non sarà una lega chiusa, un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno". Lo ha spiegato in un'intervista a "Le Parisien" Anas Laghrari, segretario generale della neonata Superlega che tanto sta facendo discutere il mondo del calcio tra tifosi, presidenti e addetti ai lavori.
"In Ligue 1, ci sono tre retrocessioni all'anno. È anche una lega chiusa? Vogliamo creare il miglior calcio, abbiamo il desiderio di organizzare una competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare la gente, i giovani per rinnovare un calcio che è entrato nella follia dei trasferimenti e dei soldi - le parole di Laghrari riportate da Calciomercato.com -. Le giovani generazioni sono meno interessate al calcio, si concentrano sui videogiochi o su altro e si collegano solo per le grandi partite. Ma queste grandi partite ora accadono raramente".
Poi la chiosa di Laghrari con l'attacco alla riforma Champions dal 2024 deciso dalla UEFA: "C'è anche una frustrazione tra i giocatori che vogliono giocare queste grandi partite contro altri grandi giocatori. Neymar sognava di giocare contro Messi negli ottavi di Champions League ma era infortunato e forse non giocherà mai contro Messi. La nuova formula della Champions? Difficilmente comprensibile".
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