Segno della croce dopo il gol: polemica su Cristiano Ronaldo e possibili conseguenze

Ronaldo nell'occhio del ciclone dopo l'esultanza nell'ultimo match disputato con l'Al-Nassr: esprimere pubblicamente la propria fede è vietato in Arabia Saudita.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / ABDULLAH MAHDI/GettyImages
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La superstar lusitana Cristiano Ronaldo è finita nell'occhio del ciclone. Il motivo? L'esultanza nell'ultimo match con l'Al-Nassr nella Champions League araba. Eppure noi europei ci eravamo abituati a certe espressioni di CR7 dopo un gol segnato: dal gesto che indica "calma" con la maglia del Real Madrid, al "siuuuum!" con la Juventus, per poi passare per il segno della croce con il Portogallo e il club saudita.

Il quotidiano La Repubblica spiega l'accaduto: Ronaldo, dopo l'ultimo sigillo, ha esultato col segno della croce, espressione che è assolutamente vietata in Arabia. La famiglia del calciatore, si sa, è cattolica, e il gesto di CR7 - senza dubbio - non è stato assolutamente provocatorio, bensì spontaneo e involontario, come espressione diretta della gioia per il gol segnato. In Arabia l'espressione pubblica della fede cattolica è proibita, e chi professa il proprio credo - in modo appunto pubblico - viene accusato di voler fare proselitismo della propria religione.

A un calciatore come Ronaldo verrà consigliato di non ripetere più quel segno, ma le polemiche nel paese della Saudi Pro League non si placano. Prima di lui ci sono stati Pino e Costas, entrambi alle prese con misure drastiche: il primo è stato arrestato per aver mostrato - seppur coperto da una t-shirt - un tatuaggio di Gesù, il secondo invece ha dovuto cambiare le proprie abitudini, senza concedersi il segno della croce in pubblico.