È scontro tra Comune e club granata sullo stadio Olimpico-Grande Torino
Mancano poche giornate (4) al termine della Serie A, in cui il Torino dovrà guadagnarsi la salvezza, ma sta volgendo anche al termine il mandato della Sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino. E nel rendiconto dell'assessorato allo Sport del Comune la voce presentata da Roberto Finardi sulle spese sostenute per lo stadio Olimpico-Grande Torino, impianto dove gioca le gare casalinghe la formazione granata, ha fatto storcere il naso a più di qualcuno.
Lo rivela Torino Oggi, che spiega come il Comune avrebbe dovuto versare circa 600 mila euro di spese straordinarie, circa il 20% della spesa totale. Il problema, però, è rappresentato dal fatto che il Torino e Urbano Cairo versano nelle casse del Comune per utilizzare l'impianto "solo" 500 mila euro. Ecco perché l'assessore allo sport Finardi si è "sfogato", spiegando come "una contrattualità del genere non sia proponibile, e lo dico da tifoso granata". Finardi ha però aperto uno spiraglio per il futuro: "Pare ci sia da parte del Toro la volontà di farsi carico dell’impianto - si legge su Calcioefinanza.it -, non dico di comprarlo ma di trovare un percorso condiviso che porti a una gestione differente".
Il Comune, da proprietario dell'impianto, potrebbe organizzare altri eventi sportivi o musicali, ma l'uso esclusivo è praticamente solo del Torino: "Chi si ricorda altri eventi? Si contano sulle dita di una mano - ha aggiunto ancora Finardi -. Anche quando riusciamo ad organizzarli, come Città dobbiamo poi presentare una fideiussione di 160.000 euro, perché se rovini il manto erboso devi ripristinarlo, anche nel colore. Prima di andare via, mi auguro di poter tracciare un cammino che faccia risparmiare alla Città tanti soldi".
Segui 90min su Instagram.