Schelotto attacca: "All'Inter mi trattarono male. Stracciai il contratto"
Ezequiel Schelotto oggi gioca nel Brighton, ma in passato ha trascorso molti anni in Italia vestendo le maglie di Cesena, Catania, Chievo, Atalanta, Sassuolo, Parma e Inter. È proprio l'avventura all'ombra del Duomo, nel 2013, ad aver rallentato la crescita professionale dell'italo-argentino, che ha deciso di ripercorrere quei momenti ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
INTER - "Ho la coscienza pulita. Nella vita bisogna avere rispetto e all’Inter mi hanno trattato male. Tante persone che ancora sono lì mi hanno deluso. Ho stracciato il contratto d’impulso perché non volevo saperne più nulla, ma è una scelta che non rifarei. Ho grande stima sia dei tifosi che di Moratti. La nuova società invece ha instaurato un nuovo ciclo e mi ha cacciato. Mi aveva portato Stramaccioni e, quando lo hanno esonerato, hanno mandato via anche i suoi giocatori. Non basta vestire la maglia dell’Inter per essere grandi, bisogna esserlo anche come persone aiutando chi ne ha più bisogno. A 23 anni ho firmato un quinquennale. Ho continuato per la mia strada e allo Sporting Lisbona ancora mi chiedono di tornare”.
RUOLO - "Ho iniziato a giocarci prima di trasferirmi allo Sporting Lisbona. Adesso gli esterni bassi sono più attaccanti che difensori, così ho più spazio per puntare l’avversario e sfruttare la mia velocità".
ATALANTA - “Bergamo mi ha accolto come un figlio. Ci sarà sempre qualcuno che sui social networks scriverà: ‘Sei un mercenario, ti sei comportato male, andavi a ballare…’. Se mi metto sul loro stesso piano rovino la mia immagine. Sono sicuro che, se tornassi oggi in città, tutti mi accoglierebbero alla grande”.
ITALIA - “A fine carriera andrò a vivere sul Lago di Como. Nel 2008 quando arrivai a Cesena mi sembrava di stare lì da una vita. Mi hanno accolto come un figlio e l’Italia per me è diventata una seconda casa”.
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