Scaroni: "San Siro? Aperti ad altre ipotesi. Superlega accantonata, i problemi no"

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni / Roberto Serra - Iguana Press/GettyImages
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Paolo Scaroni è intervenuto durante l'assemblea degli azionisti del Milan per fare il punto sulla società rossonera. A partire dal nuovo proprietario Gerry Cardinale: “Abbiamo un azionista che ha competenze ed esperienze nello sport, che nell’interesse del Milan vanno sfruttate il più possibile. Ho conosciuto il team di Gerry, ciascuno competente in un’area specifica e con grande esperienza nel mondo dello sport. Credo che il Milan possa beneficiare di questo azionista che porta un contributo che non avevamo sul fronte internazionale. Ci rende tutti ottimisti per una fase di crescita del brand e del club. Sono fiducioso che viviamo una nuova fase dopo il risanamento”.

Il presidente ha poi chiarito la posizione dell'amministratore delegato Ivan Gazidis: “Le decisioni professionali che prenderà le lasciamo interamente a lui e lo ringrazio per quello che ha fatto per il Milan in questi anni. Dico solo che è facile essere presidente quando si ha un amministratore delegato come Ivan. Polemiche per gli arbitraggi? Io che protesto per un arbitraggio è impossibile, non lo farò mai. Lo considero inutile e controproducente e penso sempre che nel lungo periodo le ingiustizie avvengano un po’ da tutte le parti. Penso che abbiamo avuto arbitraggi che non ci hanno favorito e altri che ci favoriranno, fortune e sfortune si bilanciano. Il nostro stile (episodio Milan-Spezia) è quello stile lì, quello che il Milan deve avere di fronte ad arbitri e pubblico”.

Paolo Scaroni, Ivan Gazidis, Frederic Massara, Paolo Maldini
Paolo Scaroni, Ivan Gazidis, Frederic Massara, Paolo Maldini / Giuseppe Cottini/GettyImages

Scaroni ha parlato anche del progetto San Siro: “Il dibattito pubblico non sapevo esistesse e riguarda i progetti su suolo pubblico e in cui l’investimento è superiore ai 300 milioni di euro. Sono stati posti diversi temi. La quantità di rumore che uscirà dal nuovo stadio sarà compensata dalla sua struttura, c’è chi dice che lo stadio sia piccolo, ma mi sembra incanalata bene. Spero di avere risposta positiva entro novembre e se andrà bene semplificherà anche i ricorsi al TAR, perché mi aspetto dei ricorsi in questo senso. In parallelo noi non rinunciamo a vedere altre alternative. Sul tema San Siro lo stadio è con l’Inter e si pone problema della sua salute finanziaria e disponibilità, ma difficoltà su fronte stadio non ne sento. Parto da ipotesi che un investimento di questo tipo trovi modo di superare ostacoli finanziari. Dunque se quella è l’ipotesi lo faremo con l’Inter. Lavoriamo poi su altre ipotesi e lì si possono aprire altre soluzioni, di farlo con l’Inter o da soli, dipende dalle situazioni, siamo aperti ad altre ipotesi”.

Infine, due parole sui rapporti con i tifosi e la Superlega: "Leggo che il Milan ha 400 milioni di fan che invecchiano. Se non facciamo bene in Champions avremo solo 90enni a un certo momento. Abbiamo bisogno di nutrirli con una buona performance in Champions League, per quello partite come ieri mi danno speranza per il futuro. Sulla Superlega abbiamo detto che per noi l’idea è accantonata. Quelli che non sono accantonati sono i problemi che avevano fatto nascere questa idea poi morta in poche ora. Mi auguro che i problemi del calcio europeo non vengano accantonati, speriamo che la UEFA si faccia carico di trovare delle soluzioni. Ipotesi quotazione in Borsa? Non ho mai sentito l’intenzione di quotare il club in Borsa, ma se devo dire la mia lascerei perdere. Non mi sembra che i club italiani in Borsa abbiano avuto un percorso felice, anzi cercano di fare delisting, l’ultima è la Roma”.


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