Sarri, la Juve è alla ricerca del gol perduto. Con Allegri si segnava di più: i numeri
Dopo 44 partite sempre in rete all’Allianz Stadium la Juventus, contro il Milan, è rimasta a secco. Le occasioni da gol non sono mancate, a cominciare dal calcio di rigore di Cristiano Ronaldo finito sul palo. E se mancassero le occasioni, ci sarebbe davvero da preoccuparsi.
Per vincere però bisogna segnare. Per conquistare il primo trofeo stagionale serve per forza rimettere a fuoco il mirino sul bersaglio. La serie di 44 partite consecutive in gol interrotta col Milan era iniziata...dopo il ko con il Napoli di Sarri, con gol di Koulibaly.
Nelle 38 gare stagionali, riporta il Corriere dello Sport in edicola oggi, la Juve ha realizzato 71 gol, ma gli unici in doppia cifra son Cristiano Ronaldo (con 25) e Dybala (13), mentre Higuain è fermo a 8. Mettendo sotto la lente il campionato, si comprende meglio la questione. In serie A sono arrivate 50 reti in 26 giornate: non accadeva dal 2015-16 un totale così basso, ma quella era l’annata dell’avvio choc, con la Juve a ottobre nelle zone basse della classifica. Il confronto con il quinquennio di Allegri dice che, 2015-16 a parte, nelle altre stagioni i bianconeri a quest’epoca avevano un ritmo realizzativo superiore: 53 reti nel 2014-15, 55 nel 2016-17, 63 nel 2017-18 e ancora 55 nel 2018-19. La Juve di Allegri subiva meno e segnava di più rispetto a quella di Sarri, nonostante il cambio di filosofia.
Con Sarri si è ridotto anche il numero dei bianconeri in gol: 11 quest'anno, 15, lo scorso anno (non accadeva dal 2007-08). Mancano i gol dei centrocampisti perché i difensori hanno, quasi tutti, timbrato il cartellino. La rincorsa al gol 'perduto' è già iniziata.
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