Juve, parla Sarri: "Situazione anomala. Dybala-CR7 non semplici da gestire in campo. Pjanic? Gli ho parlato"

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Maurizio Sarri non parlerà in conferenza alla vigilia di Juventus-Milan, semifinale di Coppa Italia, ma parla quest'oggi a Sky Sport. Il tecnico bianconero interrompe un silenzio 'forzato' durato 3 mesi e fa il punto della situazione in casa bianconera.

Siete pronti?

"Ce lo dirà il campo. Nessuno staff sa a che punto siamo arrivati perché siamo post una interruzione anomala. D'estate i giocatori fanno stop di 30 giorni ma sono interruzioni attive, stavolta siamo di fronte a un'interruzione passiva perché per 60 giorni sono stati su un divano, con piccole attività svolte in casa. E' una situazione anomala che non ci dà certezze sull'efficienza vista anche la mancanza delle amichevoli. Posso essere soddisfatto per quanto visto in allenamento ma il riscontro in partita è diverso".

Olympique Lyonnais v Juventus - UEFA Champions League
Olympique Lyonnais v Juventus - UEFA Champions League / Jean Catuffe/Getty Images

Ricominciare con la Coppa Italia?

"Penso che abbiamo la fortuna di giocare per tre obiettivi, ci può consentire di focalizzare motivazioni su un obiettivo per volta, può essere importante e vantaggioso. Le partite contro il Milan quest'anno sono state tutte difficili, sia in campionato che in coppa. il risultato dell'andata non ci garantisce niente, ma le squalifiche mi fa pensare che giocheranno con un 11 competitivo, è una partita con risultato ancora apertissimo".

La rosa della Juve farà la differenza?

"Noi abbiamo una rosa più ampia ma quest'anno abbiamo avuto 3-4 infortuni gravi come Chiellini, Demiral, Khedira, qualche problema Rabiot e Ramsey, abbiamo dovuto affrontare le gare con una rosa normale nonostante la rosa sia ampia e di alto livello".

Le è mancato il tormentone della consistenza Dybala-Ronaldo?

"Dybala è un giocatore fenomenale. La nostra difficoltà dal punto di vista tattico è far coesistere due giocatori atipici che ci possono fare la differenza sempre ma dal punto di vista tattico non è semplice farli giocare insieme. Possono fare la differenza in qualsiasi momento e il resto della squadra si deve poi adeguare. Il rischio di avere l'area avversaria vuota lo corriamo ma è una difficoltà piacevole".

Come ha ritrovato Pjanic?

"L'ho trovato molto meglio rispetto a 3 mesi fa. Ho parlato molto con lui perché è un giocatore straordinario e non si può permettere di avere 4-5 partite sotto standard, come aveva fatto. Ha pagato un disagio mentale perché è andato sotto da un punto di vista mentale dopo 2-3 partite. Lui è d'accordo con me. Si deve convincere che è un grande giocatore, può capitare di sbagliare, ma uno poi rialza la testa e non perde convinzione nei propri mezzi. L'ho visto molto bene".

Per lo Scudetto c'è anche l'Inter?

"Bisogna lasciare aperte tutte le possibilità. E' un nuovo inizio incognita per tutti, perdere punti in questa fase può essere facilissimo".

Che Lione si aspetta in Champions?

"E' meglio giocare una partita dopo 5 mesi o una partita dopo 14 in 40 giorni? Non lo so. Solitamente, per la mia esperienza, questo non si paga alla prima partita e penso che nella partita secca non ci siano grandi ripercussioni".


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