E' Sarri il vero vincitore alla Juve. Maurizio è l'unico a volere questo Scudetto!

Juventus v SS Lazio - Serie A
Juventus v SS Lazio - Serie A / Stefano Guidi/Getty Images
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E' il solo Maurizio Sarri a volere fortemente questo Scudetto? E' chiaro, la nostra è una forzatura, una provocazione se volete, ma a giudicare dalla stagione bianconera forse non siamo troppo lontani dalla realtà.

Chiaramente, anche Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, Leonardo Bonucci e Gigi Buffon festeggeranno e saranno felici della vittoria in campionato (manca l'aritmetica, alla Juve servono 4 punti in 4 partite). Il tecnico della Juventus è stato subissato dalle critiche nonostante si trovi all'inizio di una nuova avventura, forse nel club più 'grande' mai allenato da lui, con i più grandi campioni che abbia mai allenato, con il maggior numero di tifosi con cui 'confrontarsi' prima, dopo e durante le gare.

Juventus v SS Lazio - Serie A
Juventus v SS Lazio - Serie A / Stefano Guidi/Getty Images

Finito sulla graticola per il gioco, il tecnico è andato avanti a testa bassa. Dov'è finito il suo gioco spettacolare? Dov'è il Sarri-ball? Dov'è finito il suo spirito rivoluzionario? E' evidente che, passando dall'altra parte della barricata, passando all'interno del palazzo, Sarri abbia dovuto modificare alcuni aspetti. Sin qui è stata più la Juve a cambiare Sarri che viceversa. Vero. Ma al tecnico va riconosciuta grande capacità di adattamento. Sarri ha capito che con questi interpreti, con i vari Cuadrado, Alex Sandro, Khedira, Matuidi, ecc, non poteva mettere in mostra il suo calcio e ha fatto un passo indietro in nome dell'unica cosa che conta: la vittoria (e, in questo caso, la Juventus). Come aveva già fatto il Chelsea, il tecnico si è adattato ai suoi calciatori (ma questo con Sarri, ad un tratto, sembra essere diventata una colpa o un limite anziché un grandissimo pregio).

Sarri è considerato un allenatore talebano. Al Chelsea ha impostato la squadra in funzione del suo calciatore più forte: Eden Hazard. Alla Juventus ha impostato la squadra in funzione del suo calciatore più forte: Cristiano Ronaldo. Al Napoli aveva impostato la squadra sulla forza del collettivo che ha messo in evidenza grandi campioni come Higuain. Ronaldo l'anno scorso, in campionato, aveva segnato 21 gol (quest'anno è a quota 30). Ha ridato un ruolo a Bernardeschi e a Dybala (grande stagione dell'argentino, veniva da un pessimo anno, forse il peggiore, ed era stato messo sul mercato). Ha migliorato Bentancur, sempre più in crescita. Rabiot sta crescendo in questo finale. Ha lanciato Demiral, poi fuori per infortunio, e ha puntato tanto su De Ligt, forse uno dei più pronti per il suo calcio (anche e soprattutto causa infortunio di un uomo fondamentale per tutta la stagione, Giorgio Chiellini, un'assenza che pesa tantissimo ma che in tanti dimenticano). E' il miglior esordiente sulla panchina della Juve e arriva dopo due cicli di 8 anni (di solito il terzo è quello fallimentare, lui sta per vincere lo Scudetto). Sarri, l'uomo che non ha mai vinto nulla (dallo scorso anno espone una Europa League in bacheca) sta per vincere anche il suo primo Scudetto. Ieri ha tirato 'addirittura' fuori la difesa a 3 pur di portare a casa la gara (per farvi capire, non gioca con la difesa a 3, dal 1' minuto, dal 2012). E forse anche questo aspetto rende Maurizio, l'uomo che vuole vincere, più di tutti, questo stranissimo Scudetto. Ma le critiche, quelle, non le vincerà mai!


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