Sarri: "Champions? No, dovete valutarmi dal campionato e do un buon voto alla squadra. Ora dritti all'obiettivo"

Maurizio Sarri, Juventus
Maurizio Sarri, Juventus /
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Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Sampdoria, partita in programma domani sera e che potrebbe assegnare lo Scudetto ai bianconeri. Ecco le sue dichiarazioni alla vigilia del match.

La partita di domani è da unica cosa che conta?

"Noi vediamo in tutte le partite questa possibilità. C'è la voglia di andare all'obiettivo senza perdere la testa, abbiamo fino al 2 agosto, e domani è una di queste possibilità. Dobbiamo andarci con combattività perché esserci vicino conta zero".

Udinese Calcio v Juventus - Serie A
Udinese Calcio v Juventus - Serie A / Alessandro Sabattini/Getty Images

Cali fisici?

"Io non ho parlato di questo, ti confondi con qualche altro allenatore. Abbiamo corso di più dell'Udinese".

La preparazione è pensata per la Champions?

"Giochiamo ogni 72 ore, non stiamo pensando alla partita di agosto. Penso alla prossima partita, alla Sampdoria. In questo momento nessuno sta lavorando dal punto di vista fisico, se non quando hai qualche giocatore che sta fuori per qualche giorno, ma se giochi ogni 72 ore non hai tempo di fare dei lavori specifici".

Si è dato una risposta di questa mancanza di ordine che lamentava a Udine?

"L'aspetto fisico è uguale per tutti, credo che tutti siano stanchi dal punto di vista fisico e mentale, non è facile lavorare dal punto di vista nervoso. Abbiamo perso ordine in eccesso e questo volendo è anche un segnale positivo perché abbiamo perso ordine per andare a difendere in avanti ma nelle altre volte siamo andati in difficoltà per passività e questo a me piace, nel senso di mentalità perché l'errore in eccesso è riconducibile alla normalità rispetto a un errore in difetto".

Pjanic?

"Ha fatto 46 partite quest'anno, non si è visto nelle ultime 2 partite perché abbiamo fatto due scelte diverse contro due squadre che hanno giocato tanto. Ha un acciacchino come tutti i giocatori che hanno fatto 40 partite quest'anno. Ieri ha fatto un lavoro specifico, oggi rientrerà in gruppo e vedremo se sarà della partita".

Alcuni calciatori sono stati infortunati tanto, è preoccupato?

"Ogni stagione è diversa. Alla Juve è da diversi anni che ci sono infortuni, abbiamo anche avuto infortuni traumatici. Chiellini ha cominciato a correre ieri. Higuain oggi proveremo a inserirlo in gruppo, De Sciglio dovrebbe tornare la prossima settimana. E' una situazione tipica di una squadra che ha fatto tante partite, poi abbiamo tanti giocatori pronti ad andare dentro e siamo pronti ad ovviare".

Il ko con la Lazio prima del Milan vi ha creato un contraccolpo? Avete mollato dal punto di vista mentale o ci sono altre spiegazioni per queste rimonte subite?

"In questo momento bisogna avere dei riferimenti diversi rispetto alla normalità, ci sono tante rimonte e vuol dire che è un momento atipico ma è abbastanza normale se dopo un secolo si gioca a luglio e in 100 anni non era mai successo. E' chiaro che possiamo e dobbiamo essere più solidi. In questo momento non c'è modo di lavorare moltissimo, dobbiamo pensare a domani ed entrare in campo con grande motivazione e non penso che la squadra abbia mollato perché abbiamo fatto un errore di voglia e non di mancanza di voglia".

Il trasferimento a Barcellona ha escluso Pjanic dalle gerarchie come successo ad Arthur?

"Non conosco la situazione di Arthur e non mi interessa. Non ho dubbi sulle qualità morali e tecniche di Pjanic, domani sarà preso in considerazione come tutti gli altri".

Che Sampdoria è quella di Ranieri?

"Hanno trovato la loro dimensione, resta ordinata per lunghi tratti di partite, ha vinto 5 volte nelle ultime 9 e in questo momento non è un avversario semplice da affrontare. Può dare l'idea di non avere grandi motivazioni per la posizione che hanno in classifica ma hanno perso un derby e credo abbiano grandi motivazioni ma noi abbiamo un grande obiettivo e nessuno ci deve superare".

Si dice che ci sono giocatori che non sono adatti al suo gioco: è così?

"Devo essere io ad adattarmi alle caratteristiche dei giocatori, invertirei il discorso altrimenti andrei ad allenare me stesso e non si possono comprare 25 giocatori nuovi".

Qualcuno sta pensando alla Champions e farsi prendere dal braccino?

"Non penso e non lo voglio pensare. La Champions è affascinante ma la squadra si deve valutare sul campionato, che dura 10 mesi, quest'anno 12, ed è quella più indicativa sul lavoro fatto da una squadra. Ci sono 2 settimane per la Champions, ora abbiamo 7-8 giorni da dedicare al campionato, senza secondi pensieri".

Quale sarà l'atteggiamento della squadra domani?

"Dobbiamo avere equilibrio, dobbiamo leggere le situazioni perché a volte si può andare in avanti e a volte no, bisogna attendere gli avversari, cosa che non abbiamo fatto a Udine, dove ci siamo scomposti e allungati per andare sempre e comunque in avanti, cosa che a me piace anche, ma bisogna leggere meglio azione e situazione ma questa mentalità mi piace".

Che voto dà al lavoro della squadra sin qui?

"Do un buon voto a questa squadra perché è il campionato più difficile della storia. Se guardi i risultati delle ultime partite c'è il capovolgimento delle graduatorie perché è una situazione atipica e ci sono grandi difficoltà per tutti. La squadra penso che abbia fatto bene, poi ci sono margini di miglioramento sempre e comunque".


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