Sanchez: "United, che incubo. Ora li ringrazio per avermi dato all'Inter"

Alexis Sanchez, attaccante cileno di proprietà dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Peloteros TV parlando della sua difficile esperienza con il Manchester United e dei motivi che nella passata stagione lo hanno spinto a lasciare l'Inghilterra e trasferirsi in nerazzurro.
"Mi ricordo il primo allenamento con il Manchester United, mi vengono in mente tante cose. Una volta tornato a casa ho detto alla mia famiglia e al mio agente se si poteva cancellare il contratto e tornare indietro all'Arsenal. C’era qualcosa che non mi quadrava, che non andava bene. In quel momento non eravamo uniti come squadra, non eravamo una famiglia e questo si rifletteva sul campo. Quando c'era da incolpare qualcuno incolpavano me. Anche quando giocavo pochi minuti. Non eravamo un gruppo ma la colpa me la prendevo sempre io", queste le parole di Sanchez.
L'attaccante dell'Inter ha poi concluso: "Sono passato da essere uno dei giocatori più forti di tutta la Premier a non giocare cinque mesi dopo. Finita la stagione 2018/19 arriva Solskjaer: ho parlato con lui e gli ho detto che credevo fosse necessario che me ne andassi, che andassi all'Inter. Mi ha detto che non c'erano problemi. Ora sono un giocatore dell’Inter e posso solo ringraziare il Manchester per avermi dato l’opportunità di vestire la sua maglia".
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