"San Siro può riaprire le porte ai tifosi". La strategia anti-Coronavirus

Stadio Meazza di Milano
Stadio Meazza di Milano / Marco Luzzani/Getty Images
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Il tema della riapertura degli stadi ai tifosi continua a tenere banco. A presentare una strategia per la ripopolazione degli spalti di San Siro, in forma ridotta e nel pieno rispetto delle norme anti-Coronavirus, è Marco Marchetti, amministratore delegato dell'azienda Zucchetti Axess che si occupa della gestione della security degli impianti sportivi di Serie A e Serie B.

Le sue dichiarazioni:“A Doha l’impianto è stato ridotto al 25 per cento della capienza, e il sistema ideato con la Fifa prevedeva la prenotazione esclusiva online, il ritiro dei biglietti in uffici prestabiliti della città e contestuale a un tampone rapido pre-partita. Senza arrivare al tampone rapido, uno stadio da 80 mila posti come San Siro con quindici varchi esterni, potrebbe tornare a ospitare fino a diecimila persone in sicurezza e rispettando il distanziamento. All’emissione del titolo d’ingresso basterebbe assegnare uno dei varchi e una fascia oraria per l’ingresso, in questo modo si potrebbero controllare flussi e deflussi senza incorrere rischi di mancato rispetto del distanziamento”.

Stadio Meazza di Milano
Stadio Meazza di Milano / Alessandro Sabattini/Getty Images

Sul problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici: “I mezzi hanno già oggi una percentuale di riempimento e durante il giorno sulla metro si vedono scene ben peggiori. Dividendo gli spettatori per fasce orarie si possono tenere sotto controllo anche gli accessi. E comunque si può cominciare da numeri più bassi, a livello sperimentale, aumentando di volta in volta la capienza se l’esperimento avesse successo".


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