San Siro, due ricorsi al TAR contro il nuovo stadio di Inter e Milan
L'odissea riguardante il nuovo stadio di Milano si arricchisce di un altro capitolo. Nelle ultime ore sono stati presentati addirittura due ricorsi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) contro la delibera del 5 novembre scorso che dichiarava di pubblico interesse la realizzazione di un nuovo stadio per Milano. Un impianto, individuato nel progetto dello studio di architettura Populous, che sorgerà accanto allo storico Giuseppe Meazza, nel quartiere San Siro.
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, il primo ricorso porta la firma del "Gruppo Verde San Siro", un collettivo, capeggiato dell’ex consigliere comunale Basilio Rizzo e sostenuto da una cinquantina di residenti del quartiere, nato per difendere lo storico stadio.
Nell'esposto è riportato l'obiettivo di quest'azione legale: "ottenere l’annullamento della dichiarazione di pubblico interesse decisa dalla giunta in merito alla proposta di intervento del fondo di investimento Elliott e della società Suning, proprietarie rispettivamente di Milan e Inter sull’area di proprietà comunale dove sorge lo stadio Meazza".
Per il Gruppo Verde San Siro, "si tratta di un intervento che ha ben poco a che vedere con lo sport, il calcio e anche con l’ammodernamento dello stadio. È infatti una colossale operazione immobiliare (il cui valore ruota attorno al miliardo di euro) su un’area di circa 281 mila metri quadrati di proprietà comunale, dei quali solo il 14 per cento è oggi occupato dall’impianto".
Il secondo esposto è a nome di "Sì Meazza", il comitato presieduto dall'ex vicesindaco migliorista della città Luigi Corbani, ed è stato depositato stamane dagli avvocati Roberta Bertolani, Felice Besostri e Veronica Dini. L'oggetto della contestazione è sempre lo stesso: la dichiarazione di pubblico interesse emessa dalla riunione di giunta del 5 novembre scorso in relazione alla nuova opera.
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