Samardzic: "Udinese fortissima, voglio segnare ancora. Milan? Ecco perché dissi no"
Lamar Samardzic è una delle note positive dell'Udinese in questo avvio di stagione. Il centrocampista classe 2002 ha realizzato due gol pesantissimi nelle prime cinque partite di Serie A e non intende fermarsi. Ecco le sue dichiarazioni, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, tra retroscena di mercato e obiettivi futuri.
CARATTERISTICHE - "Mi inserisco e tiro. Nasco trequartista, sono sempre stato un numero 10. Ma qui all’Udinese quel ruolo non esiste perché si gioca col 3-5-2 e mi sto adattando a fare la mezzala".
HERTHA BERLINO - "La squadra del mio cuore. Un giorno, magari, chiuderò la carriera a casa. Io abito fuori dal centro di Berlino, ma nel giardino di casa ho una porta che è stata la mia fortuna. Da bambino ho giocato con quella, anche con mio padre che è stato attaccante nelle serie minori. Ora la porta è rotta".
NO AL MILAN - "Venimmo a Milano con tutta la famiglia. Parlammo con Paolo Maldini, ma non me la sono sentita di fare un’esperienza in una grande città in quel momento. Il Barcellona venne a casa mia, invece. Con Patrick Kluivert. Ma scelsi il Lipsia, era a un’ora da casa. Ed è stata una buona scelta".
NAGELSMANN - "Ho giocato poco perché avevo davanti gente fortissima. Ma da lui si impara. È uno che ha in testa soltanto il calcio. Fa tanta tattica e tanto video. Ma è pure uno che ti parla. È stato importante. E il Lipsia è un modello di organizzazione, c’è tutto ad alti livelli".
UDINESE - "Perché l’Udinese sta stupendo tutti e ha vinto quattro partite di fila? Perché la squadra è fortissima. Lavoriamo forte e spingiamo e siamo molto fisici. E anche qui le strutture sono super".
GOTTI, CIOFFI E SOTTIL - "Sì, lui mi vedeva. Cioffi prima no, poi un po’ di più. Sottil mi dà più libertà e mi dice di giocare come voglio e di usare la mia qualità. A me piace dare anche assist, nel torneo scorso ne ho fatti tre".
SOGNI - "Fare almeno altri cinque gol e altri cinque assist con l’Udinese".
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