Salvini sul "suo" Milan: "Giusto ripartire da Ibra. Elliott? Vorrei un presidente italiano con nome e cognome"
Matteo Salvini, leader della Lega, è assolutamente impegnato per la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Ma nonostante, da grande tifoso rossonero, è riuscito anche a dire la sua sulla campagna acquisti del suo Milan, "cominciata" con il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic e l'arrivo, vicinissimo, di Sandro Tonali.
"Se sono favorevole alla riapertura degli stadi? Assolutamente sì, in maniera contingentata. Il calcio senza pubblico non è calcio - ha detto Matteo Salvini ai microfoni di calciomercato.com -. Elliott? pero di arrivare a un presidente con un nome e un cognome, una società italiana che possiede una grande squadra italiana. Intanto mi accontento di Tonali e Ibrahimovic". Sull'amichevole in programma tra il Milan e il Monza di Silvio Berlusconi: "Un grande derby lombardo (ride, ndr). Ma non voglio vivere di rimpianti, voglio tornare a vincere".
È poi il turno di Zlatan Ibrahimovic, senz'altro protagonista di questi giorni con la querelle del suo rinnovo, finalmente andato in porto: "Giusto ripartire da lui? Sì, perché fa squadra, crea spogliatoio e tira fuori il meglio dai ragazzi. Tonali e Bakayoko? Nessuna polemica, è un bell'assetto. Ora non sarebbe male trovare un terzino" ha concluso mister Matteo Salvini.
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