Sacchi critica la Juve: "Hanno puntato sul potere e sui campionati ma non hanno cambiato il calcio"

Silvio Berlusconi at Porta a Porta in Rome
Silvio Berlusconi at Porta a Porta in Rome / Elisabetta A. Villa/Getty Images
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Arrigo Sacchi, ex c.t. della Nazionale ed ex allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. L'ex allenatore ha parlato della corsa al campionato ma anche dell'emergenza Coronavirus.

Olympique Lyonnais v Juventus - UEFA Champions League
Olympique Lyonnais v Juventus - UEFA Champions League / Jean Catuffe/Getty Images

Ecco le sue parole sul virus: "Se la curva dei contagi non sale, si deve ripartire. Sono un ottimista, spero che l'epidemia ci dia una tregua e che a settembre si torni dello stadio. Ma dobbiamo mantenere un impegno: se qualcosa va storto, dobbiamo essere pronti a riconsiderare il calcio la più importante delle cose meno importanti".

Sacchi ha parlato del campionato e ha criticato la Juve: "Se il campionato dovesse fermarsi, non dovrebbe essere assegnato a nessuno. Nel duello tra Juve e Lazio, conteranno entusiasmo, buon senso e perseveranza: alla Lazio non mancano la prima e l'ultima, ma la differenza può farla ciò che è la Juve, un club con un carattere che passa tra le generazioni e si fortifica. I bianconeri hanno un limite, quello di essersi accontentata di una storia nazionale. Di aver puntato tanto sul proprio potere economico e la capacità di gestire i campionati, meno di contribuire alla crescita del nostro calcio".

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