Rui Patricio: "Roma, un orgoglio essere qui. Mourinho? Ho accettato anche per lui"
In casa Roma è stata giornata di presentazione per Rui Patricio, nuovo portiere titolare caldamente richiesto da José Mourinho e già al lavoro a Trigoria. Il portoghese, introdotto da Tiago Pinto, dovrà far dimenticare gli ultimi tribolati anni della porta giallorossa: "Buongiorno a tutti. È un piacere essere qui oggi, non avevo mai avuto la possibilità di avere qui i giornalisti da quando sono arrivato ed è un piacere averli qui. Siamo qui per presentare Rui Patricio, non c'è molto da dire. Tutti lo conoscono, siamo felice di avere qui un portiere come lui. La carriera parla per lui, sono stato spesso arrabbiato con lui perché io ero al Benfica e lui giocava bene allo Sporting".
Cosa ti ha spinto a venire a Roma?
"Sono orgoglioso dell'interesse della Roma, tutti sanno la grandezza di questo club e per quali titoli lotta. Voglio dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi" si legge su vocegiallorossa.it.
I problemi che ha avuto la Roma col ruolo del portiere negli ultimi anni ti influenzano?
"Non è né una motivazione, né una pressione. Un calciatore che va in una squadra deve fare il suo meglio e deve mantenere le aspettative. Io sono arrivato qui come ero arrivato al Wolverhampton, motivato e desideroso di crescere"
Quando sarai pronto?
"Mi alleno con la squadra solo da qualche giorno, mi sto integrando e sto capendo le metodologie di lavoro. Sono motivato e voglio aiutare la squadra".
La costruzione dal basso rientra tra le tue caratteristiche?
"Per un portiere è importante lavorare su ogni aspetto, sul gioco con i piedi, ma non solo. È importante recepire le idee del mister, prima lo si fa e meglio è per la squadra. Un portiere deve lavorare sia il gioco coi piedi che altri fattori, come il gioco con le mani e il posizionamento. È importante lavorarci ogni giorno".
Quanto ha contato Mourinho nella tua scelta di venire qui?
"Quando ho accettato di venire alla Roma l'ho fatto per l'importanza della squadra, ma anche per lavorare con Mourinho. È importante per me difendere la grandezza di questo club e anche lavorare con questo allenatore".
Differenze tra l'Italia e gli altri paesi in cui hai giocato?
"Voglio adattarmi il prima possibile, come fanno tutti i calciatori. Io posso promettere il massimo impegno e cercherò di adattarmi al meglio e il prima possibile al calcio italiano".
Come stanno andando i primi giorni a Trigoria?
"Benissimo, sono stato accolto in maniera calorosa da tutti e sono motivato per adattarmi il prima possibile alla squadra".
Quali sono le prime indicazioni che hai ricevuto da Mourinho?
"Sono qui solo da cinque giorni e non ho ancora avuto modo di parlare molto dei dettagli, ma nel tempo capirò meglio ogni cosa".
Quanto è importante l'aspetto comunicativo tra il portiere e la linea difensiva?
"È molto importante, sto già imparando le parole chiave per dare istruzioni alla difesa e per trovare il prima possibile l'intesa con i difensori e per aiutarli".
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