Rome wasn't built in a day - L'era di James Pallotta

L'era di James Pallotta
L'era di James Pallotta / 90min Italia
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"Rome ne s'est pas faite en un jour". Era il 1190 quando Filippo d'Alsazia pronunciò in francese queste parole riferendosi alla grandezza Città eterna. Nel 1538 fu il turno del drammaturgo inglese John Heywood che inserì "Rome wasn't built in a day" nella sua celebre raccolta di proverbi, mentre nel 1563, Elisabetta I d'Inghilterra le volle inserire all'interno di un suo discorso ufficiale pronunciato a Cambridge. Un tormentone globale che dura da secoli, trasformato addirittura in musica dai Morcheeba nell'estate del 2000: Roma non è stata fatta in un giorno. È ciò che si usa dire in tutto il mondo per indicare che per le cose grandi ci vogliono tempo e pazienza. Lo sapeva bene James Pallotta il 27 agosto 2012, quando subentrando a Thomas Di Benedetto, divenne il ventitreesimo presidente della storia Roma. Ciò che James da Boston però non poteva sapere però, è che ai romani non piace perder tempo e non sono esattamente dei tipi che hanno pazienza da vendere. A loro poco importa che non sia stata costruita in un giorno. L'hanno trovata così, maestosa e bellissima da togliere il fiato. Una bellezza sconfinata, senza paragoni che molto spesso arriva a confondere perdendo di vista la realtà.

E se i tuoi antenati hanno conquistato il mondo e ti ritrovi a festeggiare i tuoi successi sportivi al Circo Massimo tra l'Aventino e il Palatino, la bellezza ti porta a credere che la vittoria non sia un evento straordinario, bensì un atto dovuto dalla storia, un qualcosa che ti spetti di diritto. A meno che tu non debba costruire uno stadio, Roma va di fretta da sempre e quella giallorossa, come vuole la tradizione, tende a giudicare i propri beniamini con la velocità di un pollice verso, portandoli dalle stelle alle stalle a distanza di 90 minuti.

Ora che si è giunti ai titoli di coda, viene da pensare che Pallotta e i tifosi della Roma non siano riusciti ad amarsi perché non si sono mai capiti fino in fondo, con il bostoniano troppo distante da una città che vive la propria fede calcistica in maniera viscerale, quasi religiosa ed una tifoseria troppo innamorata e irrazionale per capire che per raggiungere i successi dentro sul terreno di gioco si debba necessariamente compiere un percorso lungo e faticoso fuori dal campo.

8 allenatori e 3 direttori sportivi dal 2011 ad oggi, tutti, eccezion fatta per Paulo Fonseca, vittime della rivoluzione culturale tanto auspicata da Walter Sabatini il 10 giugno del 2011, purtroppo però rimasta incompiuta. "La società vuole vincere il campionato, ma deve volerlo anche Roma. C'è una forza d'urto della gente. È la gente che fa calcio, non i calciatori, è la gente che ha reso così popolare questo sport". Furono queste le parole del DS il giorno della sua presentazione.

Una forza d'urto senza paragoni quella di Roma, che può proiettarti in alto in un istante e catapultarti verso l'inferno ancora più velocemente. È fatta così Roma, tutto o niente, vita o morte, prendere o lasciare. Troppo sentimentale per comprendere che in un percorso a tappe, alle volte per poter andare avanti e continuare a competere sei costretto a lasciar andare via i pezzi migliori. È ammaliatrice Roma, ti seduce un secondo e ti volta le spalle sul più bello. È stato così per Rudi Garcia, Spalletti, Di Francesco e soprattutto Monchi dapprima acclamato come l'uomo in grado di cambiare il mondo, per poi essere liquidato in fretta e con rancore.

La top 11 degli acquisti di Pallotta
La top 11 degli acquisti di Pallotta / 90min Italia

Pallotta se ne va con il merito di aver proiettato la Roma in una dimensione internazionale fuori dal campo e di averla riportata in semifinale di Champions League dopo 24 anni dall'ultima volta. Il rimpianto sarà quello di non aver mai visto la gente della Roma festeggiare un titolo. Rimarrà l'illusione di quella notte del 10 aprile del 2018, in cui James e Roma, si sono abbracciati forse per l'unica volta.

Da lunedì toccherà a Dan Friedkin e suo figlio Ryan, pronti ad immergersi nella Roma a 360 gradi. A loro il compito di riconquistare la fiducia della gente e provare a riportare nella capitale un titolo che manca ormai da troppi anni. E anche se Roma non è stata fatta in un giorno dovranno esser abili a lottare contro il tempo. Sperando, che almeno questa volta, Roma li ricambi con la pazienza.


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