Roma, Rangnick si sfila dalla corsa: torna in auge un "vecchio" nome per il ruolo di ds
Archiviata la "manita" rifilata al Benevento nell'ultima giornata di campionato, la Roma attende l'esordio in Europa League contro lo Young Boys, in programma tra due giorni (giovedì 22 ottobre). Ma c'è un'altra attesa che dura da tempo e ormai sta diventando anche un po' stucchevole. Quella per il nome del nuovo direttore sportivo, che dopo gli incontri sostenuti da Dan e Ryan Friedkin ancora non è terminata.
Una figura importante, quella del ds come ha ricordato anche mister Fonseca in conferenza stampa. Niente di nuovo all'orizzonte, se non il fatto che dalla rosa dei papabili si può cancellare un nome: quello di Ralf Rangnick, che fino alla scorsa estate sembrava ad un passo dal Milan. L'ex Schalke 04 e Lipsia, infatti, in un'intervista a El Pais, ha messo fine alle voci di un possibile arrivo a Trigoria: "Non sto trattando con la Roma. Non riesco a immaginare di andare lì in questo momento. Penso che gli ultimi 14 anni, trascorsi tra Hoffenheim e Lipsia, hanno mostrato che io sia nel mio momento migliore e che rendo di più quando sono uno sviluppatore di club, più che un allenatore e basta. La mia intenzione è quella di lavorare in un club tradizionale, che sia in Germania o in Inghilterra. Ma mi vedo anche a lavorare come allenatore per un club ambizioso, subito in lotta per il titolo”.
Il nuovo proprietario della Roma - spiega La Gazzetta dello Sport - dovrebbe rendere noto il nome del prescelto nelle prossime settimane. Quello che sembra scontato è che sarà un ds straniero, magari quel Michael Emenalo improvvisamente tornato di moda dopo le parole di Boldt, che ha rivelato di voler proseguire la sua avventura all'Amburgo. Non resta che aspettare, ancora.
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