Roma, incredibile Coric: la Guardia di Finanza indaga sul suo trasferimento
Ante Coric era arrivato alla Roma nell'estate 2018 come un potenziale fenomeno, vista la sua giovane età e le tante presenze in Champions League con la Dinamo Zagabria. Tanto che Monchi, allora diesse giallorosso, lo portò nella Capitale per circa 8 milioni di euro. Un acquisto che ha reso praticamente zero, con il centrocampista croato che ha poi cominciato a vagare per l'Europa in prestito: prima l'Almeria in Spagna, ora il VVV Venlo in Olanda.
Un'operazione di mercato sbagliata, come tante altre del resto, ma diversa da tutte le altre. Sì, perché sul trasferimento sta indagando addirittura la Guardia di Finanza. La bomba la lancia Repubblica, che spiega come l'inchiesta sia nata da un contatto del procuratore di Coric, Giuseppe Cionci, che a Trigoria nella primavera 2019 chiese un emolumento di altri 500 mila euro oltre a quelli che gli erano già stati riconosciuti. Un giro di soldi tra Croazia, Roma e Cipro prima del ritorno in Italia. Una situazione che vede di mezzo addirittura Salvatore Buzzi, indagato nell'inchiesta "Mondo di Mezzo" nell'ambito di Mafia Capitale: "Cionci è l'uomo di Zingaretti (Governatore della Regione Lazio, ndr)", disse Buzzi.
Da lì, nel 2019, la Procura chiese alla Roma tutti i documenti relativi al trasferimento di Coric, dando il via ad una collaborazione tra le autorità italiane e croate che avrebbe evidenziato come nelle casse della Dinamo Zagabria (il club che lo ha ceduto ai giallorossi) siano arrivati soltanto 2 degli 8 milioni di euro dell'affare. Il resto, invece, hanno volteggiato tra Dubai e Cipro, ma non si sa ancora da chi sono stati manovrati, o intascati.
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