Roma, il futuro è ancora incerto: si continua a trattare per il passaggio di proprietà
Sullo sfondo del momento di una Roma in cerca del quinto posto che significa accesso diretto ai gironi di Europa League, c'è sempre e comunque la questione del passaggio di proprietà del club. James Pallotta ha deciso da un pezzo di cedere, ma la situazione resta sempre ingarbugliata.
Fino ad ora l'unica offerta tangibile resta ancora quella di Dan Friedkin. Il magnate texano aveva già messo le mani sulla Roma a febbraio, salvo poi bloccare tutto dopo l'arrivo del Coronavirus e della conseguente, pesante, crisi economica. Una pandemia che ha costretto Pallotta a dire addio ai quasi 800 milioni di euro dell'accordo raggiunto con Friedkin, che ha giudicato la "vecchia" cifra non più congrua in virtù dei problemi economici globali. Il texano è poi tornato alla carica dopo un paio di mesi con una nuova offerta, stavolta più bassa (poco meno di 500 milioni) e definita da James Pallotta "irricevibile".
La valutazione di Dan Friedkin è rimasta la stessa anche dopo la famosa intervista dell'attuale proprietario giallorosso, ma nell'ultima offerta la cifra non è cambiata. Ma le modalità con cui versarla sì: sempre 490 milioni di euro, ma cash ed in unica soluzione (a cui poi aggiungere gli 85 milioni di euro da versare nelle casse del club). Pallotta nicchia in attesa della svolta sul nuovo stadio a Tor di Valle che farebbe lievitare il valore della Roma e nel frattempo Franco Baldini e Mauro Baldissoni, rispettivamente con gruppi sudamericani e arabi, stanno proponendo il dossier che riguarda il club giallorosso.
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