Roma, Fonseca: "Sassuolo? In alto con merito, Veretout e Smalling non ci saranno"

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca / DeFodi Images/Getty Images
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Giornata di vigilia per la Roma e Paulo Fonseca, che domani saranno chiamati al difficile match contro il Sassuolo di De Zerbi secondo in classifica. Queste le parole del tecnico portoghese in conferenza stampa riportate da Vocegiallorossa.it

Su Smalling e Veretout.
"Non sono pronti per la partita, Smalling si è allenato oggi e speriamo di averlo per la prossima settimana. Veretout ho deciso di non rischiarlo per domani".

Sulla difesa.
"Fazio e Kumbulla sono stati fermi tanti giorni e non sono nelle migliori condizioni, vediamo domani se qualcuno di loro giocherà".

Smalling e Kumbulla in azione
Smalling e Kumbulla in azione / TIZIANA FABI/Getty Images

Sull'infortunio di Smalling.
"Ha questo problema al ginocchio ma non sono preoccupato, tornerà a breve".

Sul centrocampo.
"Domani giocheranno due tra Pellegrini, Villar e Diawara, non abbiamo molta scelta".

Jordan Veretout
Jordan Veretout / Giampiero Sposito/Getty Images

Sul Sassuolo.
"È una squadra che offensivamente è molto forte, mi aspetto una gara aperta con entrambe le squadre che vorranno avere il controllo della partita. Loro stanno molto bene".

Si è concentrato più sull'attacco o su come difendere?
"Abbiamo lavorato su diverse strategia, sia transizioni difensive che offensive".

Su Calafiori e la politica dei giovani.
"Per me Calafiori deve imparare ancora molto, è giovane ed è normale così. Per voi giornalisti ora è il migliore al mondo ma non è così, crediamo in lui per il futuro ma deve crescere".

Calafiori
Calafiori / Giampiero Sposito/Getty Images

Giocherà Mirante o Pau Lopez?
"Ho scelto il portiere per domani".

Sul ballottaggio tra portieri nelle prossime giornate.
"Ho pensato solo alla gara di domani, vedremo per le prossime partite".

Domani è uno scontro diretto?
"Il Sassuolo merita questo posto in classifica, ci sono 8-9 squadre forti in campionato e questo dimostra l'equilibrio che c'è ora in Serie A, non sono sorpreso".

Sui meriti.
"Quando si ha un'identità diventa anche più facile per i giocatori entrare in campo, far bene e aiutare la squadra. I meriti sono dei calciatori".


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