Roma, ecco Pedro: "Qui per tornare in Champions. Dzeko? Lo vedo felice"
Nonostante i mesi di inattività e l'operazione alla spalla Pedro Rodriguez ha risposto subito presente, scendendo in campo per tutti i 90' dell'esordio della Roma a Verona, risultando tra i migliori dei giallorossi. Oggi l'attaccante spagnolo è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa, queste le sue parole:
Quale è la posizione in cui potresti esprimere meglio negli schemi di Fonseca?
"In questo sistema potrei stare meglio come trequartista, una posizione da cui potrei entrare in campo e fare gioco. Mi adatterò e aiuterò la squadra in questa esperienza" riporta forzaroma.info.
Hai affrontato la Roma con il Chelsea: cosa manca a questa squadra per essere a quel livello?
"Credo che siamo una squadra buona con tanti giovani. E’ un progetto a medio e lungo termine con giocatori di esperienza, come Mkhitaryan e Dzeko. Questo è stato uno dei motivi per cui sono qui e creare una mentalità vincente. Vogliamo tornare a giocare la Champions per tornare ai livelli di quella di qualche anno fa. Oggi la squadra ha un mix buono di esperienza e gioventù, utile per raggiungere gli obbiettivi del club".
Hai già battuto la Juve in finale di Champions. Senti di avere una responsabilità maggiore?
"Ogni volta che si affronta la squadra campione in carica con una striscia di campionati vinti, l’aspettativa è sempre molto alta. Vogliamo vincere in ogni gara di Serie A e in Europa League, mostrando una mentalità sempre vincente. La Juve è un avversario difficile da battere ma vogliamo mettere in campo il nostro spirito domenica".
Dzeko ti sembra felice di rimanere?
"Lo vedo contento. E’ il nostro capitano e come diceva Fienga è un calciatore di un livello straordinario. Ha un peso specifico importante nel nostro spogliatoio, siamo contenti che resti con noi. Fa la differenza e aiuta a vincere le partite. Sono contento che resterà con noi, ci servono giocatori di qualità per raggiungere i nostri obbiettivi".
Quanto è stata determinante nella tua scelta quello di avere poi in squadra giocatori di esperienza come Mkhitaryan e Dzeko?
"E’ molto importante questo aspetto. Sono entrambi giocatori di livello ed esperienza, come altri che compongono la rosa. E’ una squadra giovane con elementi di esperienza, un fattore importante quando un calciatore sceglie una squadra perché si sa che solo i grandi giocatori di permettono di ambire ai grandi risultati. Mi hanno accolto in maniera incredibile nello spogliatoio e devo ringraziare anche i tifosi per l’affetto che mi hanno dimostrato dal momento che sono arrivato. Spero di ricambiare".
Che obbiettivi vi siete dati nello spogliatoio? La squadra può tornare in Champions League?
"L’obbiettivo deve essere sempre quello di vincere, come faccio io personalmente ogni volta che scendo in campo. Quando pareggio o perdo, anche in allenamento, sono immancabilmente arrabbiato. Vogliamo ambire al massimo, cercando di vincere il campionato, l’Europa League e tutte le competizioni dove partecipiamo. Sappiamo che è difficile ma l’asticella deve essere sempre alta. I conti poi si faranno strada facendo. Ribadisco che la Roma, come club e tradizione, è una squadra che merita di giocare la prossima Champions".
Contro il Verona hai avuto un primo contatto con le difese a uomo italiane. Conoscevi questo aspetto e quanto è importante per te l’intelligenza tattica per uscire da situazioni del genere?
"Già conoscevo il calcio italiano, anche se non avevo avuto modo di vederlo così da vicino. Un calcio in cui è difficile trovare spazio, un calcio molto tattico con tanti giocatori dietro la linea della palla. E’ importante l’intelligenza, essere mobili e creare occasioni. Il campionato inglese è totalmente l’opposto e per questo potrei avere delle difficoltà. Sto lavorando tanto in allenamento e sto vedendo tante partite per riuscire a imparare in fretta questo calcio".
Sei a Roma da un mese esatto. Cosa ti ha colpito di più della città e dei tifosi?
"Questa città è fantastica, ha una storia incredibile. Ho passeggiato per il centro e ho avuto modo di conoscere qualcosa. Ho ricevuto un’accoglienza molto affettuosa, ulteriore motivo per cui sono contento del mio arrivo nella Capitale. Voglio ricambiare in campo questo affetto".
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