Roma, con Milik centravanti ora serve un vice: qual è la miglior soluzione?
In casa Roma è tempo di preparare l'esordio in campionato di domani a Verona, ma il mercato ha finalmente visto quell'accelerata che i tifosi, ma soprattutto Paulo Fonseca aspettavano. Oltre all'arrivo di Marash Kumbulla per la difesa, e all'attesa per il ritorno di Chris Smalling, è ormai stata definita l'interminabile trattativa con il Napoli per l'arrivo in giallorosso di Arkadiusz Milik, con cui è stata trovata anche l'intesa per il contratto. Oltre all'addio di Edin Dzeko, che andrà alla Juve dopo 5 anni nella Capitale.
In attesa dell'ufficialità di Milik, che sta svolgendo le visite mediche e risolvendo gli ultimi intoppi con il Napoli, per la Roma resta la consapevolezza di aver bisogno di un altro attaccante che possa sostituire il polacco, e al limite anche coesisterci. Insomma, serve un vice. Che sarebbe servito anche nel caso in cui fosse rimasto Dzeko. I nomi degli ultimi giorni sono sostanzialmente due, a cui si è aggiunta una new entry (che tanto new non è, essendo cresciuto a Trigoria). Il "solito" Moise Kean, Luka Jovic e Gianluca Scamacca. Senza dimenticare anche il giovanissimo Miron Boadu, per cui però servirà un esborso economico al momento troppo grande.
L'ex Juve ora all'Everton probabilmente rappresenterebbe la soluzione più "facile" grazie ai buonissimi uffici di Mino Raiola che, magari risolvendo la situazione Kluivert, potrebbe portarlo a Trigoria con una formula favorevole alla Roma, come un prestito con diritto di riscatto.
Subito dopo Luka Jovic, attaccante ai margini del progetto Real Madrid e in cerca di rilancio. Probabilmente sarà facile trovare un accordo con le Merengues sul prestito, ma non sull'ingaggio che adesso è di 10 milioni di euro. Senza un pesante contributo da parte degli spagnoli, è letteralmente impossibile quasi per tutti.
Veniamo a Gianluca Scamacca. Il giovane "Ibra" italiano che ha cominciato la sua carriera proprio a Trigoria, prima di salutare tutti per l'avventura in Olanda. Ora sarebbe felice di tornare, ma il Sassuolo proprietario del suo cartellino è bottega carissima. Si pensa ad un prestito con obbligo di riscatto, magari biennale. E probabilmente sarebbe questa la soluzione migliore: un calciatore che, dopo una buona annata in Serie B con l'Ascoli, farebbe volentieri panchina in una grande squadra.
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