Roma con la testa altrove? Con la Fiorentina è vietato sbagliare
Raggiunta la finale di Conference League, l'impressione è che la stagione della Roma in Serie A possa ormai considerarsi conclusa.
Dopo il successo sul Leicester in un Olimpico vestito a festa, l'entusiasmo dei tifosi è diventato incontenibile e l'attesa per quel fatidico 25 maggio è diventata talmente opprimente da considerare come una perdita di tempo ogni impegno che si frapporrà tra la squadra giallorossa e la partita di Tirana.
D'altronde i ragazzi di José Mourinho hanno ben poco da chiedere al campionato. Con i suoi 59 punti, la Roma non può più ambire a un piazzamento tra le prime quattro, ma dovrebbe limitarsi a difendere il quinto posto, quello che le garantirebbe la partecipazione alla prossima Europa League.
Tuttavia, qualora riuscissero ad avere la meglio sul Feyenoord, i giallorossi potrebbero comunque prendere parte alla seconda competizione UEFA in quanto campioni in carica della Conference.
Per accedere all'Europa League, i capitolini hanno due possibilità: arrivare quinti o sesti in campionato, dove però devono affrontare altre tre partite complicate, oppure vincere una singola finale, contro un avversario abbastanza abbordabile e sollevando al cielo un trofeo che manca da 14 anni.
All'ambiente non importa cosa succederà nel posticipo di lunedì contro la Fiorentina. Anzi, non sembra importare nemmeno come finirà la Serie A: ciò che conta è che la Roma vinca la Conference League.
I giallorossi non possono però permettersi un finale di stagione su due corsie, ma hanno l'obiettivo di chiudere ne migliore dei modi. La finale non dovrebbe essere infatti un punto d'arrivo, bensì la base per un progetto a lungo termine e per porre delle radici forti serve un grande rendimento anche in campionato. Il rischio, in caso contrario, sarebbe quello di rendere la partita contro il Feyenoord un caso isolato, un colpo di fortuna in una stagione altalenante.
Inoltre, sebbene gli olandesi non siano affatto al livello del Leicester, una finale resta pur sempre una finale e l'esito non è mai certo. Se i giallorossi uscissero sconfitti da Tirana e concludessero in maniera disastrosa la Serie A, la stagione assumerebbe tutto un altro aspetto.
Con i sensi ancora inebriati da giovedì sera, i romanisti non sembrano dar peso alla sfida del Franchi. Eppure, Mourinho ha intenzione di chiedere ai suoi uno sforzo. In questa stagione infatti il rendimento contro le big è stato ancora deludente. Eccezion fatta per la doppia vittoria contro un'Atalanta che sta facendo i conti con un ciclo finito e il successo nel derby di ritorno, i giallorossi hanno sempre perso con le prime della classe. Certo, considerare la Fiorentina una big è un po' una forzatura, ma una vittoria manderebbe un chiaro segnale per il futuro sia immediato, come la finale con il Feyenoord, sia più lontano, per la prossima stagione.
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