Roma, che fare con i giovani? Lo spazio tra Afena e i nuovi simboli giallorossi
Sono trascorsi ormai 20 giorni dall'ultimo turno del campionato di Serie A. La Roma agguantava un pareggio insperato davanti ai delusi dell'Olimpico con Nemanja Matic, ma a risaltare era la prestazione di Paulo Dybala, appena rientrato dall'infortunio con l'obiettivo Mondiale (nel quale ancora non ha fatto il suo esordio) e trascinatore di Mourinho contro Juric.
Sembra passata una vita, invece si tratta soltanto di 3 settimane. Tra un mese si tornerà a giocare, la Roma lo farà dopo una tournee in Giappone sulle spalle a cui ha preso parte la maggior parte della rosa. Il mercato è aperto ed è già arrivato Ola Solbakken per rinforzare il reparto offensivo. Mentre Tiago Pinto riflette sul possibile nome per sostituire Rick Karsdorp ed eventualmente su un nuovo profilo in porta, Mou può felicemente guardare in casa, al valore dei propri giovani.
Tanti nomi, un tesoretto. Escludendo l'ormai titolare Nicola Zalewski, a spiccare su tutti sono il gioiello mancino Cristian Volpato e il tuttofare Edoardo Bove. La crescita dei due ex Primavera della Roma non è stata affatto simile. La storia di entrambi ha un punto di partenza più o meno comune in casa contro il Verona, lo scorso anno, nella sfida dell'Olimpico agguantata sul 2-2 dai giallorossi proprio con i sopracitati.
Prosegue con l'inserimento in pianta stabile tra i "grandi", con spezzoni, chances da titolari e parole spesso al miele del tecnico portoghese. Con il Torino Mourinho ha dato spazio a Tahirovic e, alla spedizione in Giappone (giocando anche diversi minuti) hanno preso parte Volpato, Bove, proprio Tahirovic, Tripi, Missori, Keramitsis, Cherubini e Boer.
Tesoretto giovani
Quasi mai un blocco di giovani provenienti dalla Primavera riesce a imporsi nei meccanismi di una rosa che vuole stare ad alti livelli (o in generale in una rosa professionista). Nonostante il settore giovanile della Roma sia tra i più importanti d'Italia, appare difficile che tutti i ragazzi che Mourinho ha lanciato riescano a far parte (con un minutaggio adeguato) della squadra della Capitale.
E quindi cosa fare con i tanti giovani che hanno assaggiato per le prime volte in carriera i campi di Serie A? Dare fiducia e sempre maggior spazio come con Nicola Zalewski o costruire un tesoretto come con Felix Afena-Gyan? Non sempre cedere a pochi milioni si rivela la soluzione migliore a posteriori (vedere caso Frattesi o Zaniolo per rimanere in ambito giallorosso), ma è anche altamente improbabile che di questo gruppo tutti siano adatti alla Roma, o più in generale al livello a cui ambisce la Roma.
I giovani interessano. Nel fervente mercato invernale, in cui alcune squadre tentano l'all-in e molte altre inseriscono tasselli per concludere la stagione nel migliore dei modi, Mourinho può contare su un patrimonio (sommato) di circa 5 milioni di valutazione solo per Bove e Volpato (stando all'ultimo aggiornamento transfermarkt).
Con l'arrivo di Solbakken, per Volpato ci sarà probabilmente meno spazio, e un discorso molto simile riguarda gli spezzoni riservati a Bove con il rientro di Wijnaldum. Le notizie, in vista della fine del Mondiale e l'apertura ufficiale del calciomercato, si incrementano: la Roma su Lukic, la Roma su Frattesi, su Bellerin, Odriozola, Pavlovic, Ndicka e altre decine di nomi che ci prepariamo ad ascoltare.
Al 1° febbraio, probabilmente, i nuovi volti a Trigoria, oltre al neo-arrivato Solbakken saranno massimo uno o due. E la chiave per arrivarci potrebbe essere proprio i giovani, in cerca di spazio magari in una realtà minore e plusvalenze sicure per le casse del club. Chi sarà ritenuto all'altezza da José Mourinho e chi invece potrebbe salutare Roma all'interno di una trattativa per arrivare a un profilo più pronto?