Roma, che fare con Dzeko? Meglio tenerselo stretto o cederlo affidando il reparto offensivo a Milik?
In casa Roma sono giorni piuttosto intensi con la nuova dirigenza che si è insediata da poco al lavoro per programmare al meglio la nuova stagione. Tra le questioni più calde c'è quella inerente al futuro di Edin Dzeko: l'attaccante bosniaco è un giocatore fondamentale per i giallorossi ma il suo ingaggio da 7.5 milioni di euro viene considerato eccessivo, tenuto soprattutto conto dei suoi 34 anni.
Alla luce di questo la Roma farebbe meglio a tenersi stretta il suo bomber o cederlo altrove (su di lui ci sarebbe il forte interesse della Juve su richiesta di Pirlo) affidando poi le chiavi del reparto offensivo a qualcun'altro? Difficile dirlo. Da un punto di vista strettamente economico la cessione del numero 9 di Sarajevo porterebbe solo che benefici: in un colpo solo il club capitolino potrebbe levarsi dalle spalle il suo pesante ingaggio ed incassare comunque una ventina di milioni di euro da poter poi reinvestire sul mercato per l'acquisto di un sostituto. A questo riguardo il nome più caldo ad oggi resta quello del polacco Arkadiusz Milik del Napoli.
Dal punto di vista tecnico tuttavia con l'eventuale addio di Dzeko la Roma perderebbe un giocatore di importanza fondamentale nel suo scacchiere tattico: in questi quattro anni in giallorosso il bosniaco è andato a segno ben 106 volte in 222 apparizioni affermandosi come uno dei centravanti più prolifici e decisivi del panorama europeo. Il suo eventuale rimpiazzo Milik è senza dubbio un ottimo attaccante ma, con il dovuto rispetto per il polacco, Dzeko per personalità e numeri è una spanna ed oltre sopra di lui. L'unico aspetto che potrebbe giocare a favore dell'attuale attaccante del Napoli è il fatto che lui è nettamente più giovane del bosniaco.
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