Roma, Campos è sempre più vicino: può essere il profilo giusto?

Scegliere il direttore sportivo sarebbe dovuto essere il primo tassello da rimettere a posto per la Roma, dopo il licenziamento di Gianluca Petrachi da parte di James Pallotta, ratificato anche dalla nuova proprietà targata Dan Friedkin che, nonostante il desiderio di tornare in sella dell'ex Torino, sembra non ne voglia più sapere. Serve un taglio netto, non solo alle spese, ma anche con il passato. E serve anche un'aria nuova a Trigoria: ad "aprire le finestre" dovrà essere, appunto, il nuovo direttore sportivo. Una figura che in zona Laurentina ancora non si è vista.

Si sono fatti tanti, tantissimi nomi per la successione di Petrachi. Uno in particolare ha ripreso gran forza negli ultimi giorni, tanto che sembra davvero il candidato principale a diventare il nuovo direttore sportivo. O meglio, quasi direttore sportivo.

Si tratta di Luis Campos, e il perchè è presto spiegato: il talent scout portoghese, attualmente al Lille seppur "non lo vediamo al campo di allenamento da mesi" ha detto l'allenatore Galtier, può scegliere un suo uomo di fiducia da "piazzare" a Trigoria e diventare quasi una sua estensione fisica. Campos, infatti, non vorrebbe perdere i privilegi della cittadinanza monegasca, che può mantenere solo vivendo nel Principato per almeno sei mesi l'anno.

Niente da dire sulla sua capacità di scoprire calciatori che spesso esplodono alla grande, su tutti Mbappè, Bernardo Silva, Martial, Lemar e Pepè, solo per citare i più famosi. Ma si era parlato di un dirigente che si occupasse solo e soltanto della Roma, una persona presente tutti i giorni a Trigoria per far sentire ad allenatore e calciatori la presenza della società, cosa che era mancata con la gestione Pallotta. E con un Campos consulente si rischierebbe di cadere ancora nel cosiddetto "effetto Baldini".

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