Roma, Bruno Peres sembra rinato: fuoco di paglia o giocatore su cui puntare in futuro?

Non solo l'eurogol di Nicolò Zaniolo, nella roboante vittoria 6-1 della Roma in casa della Spal è spiccata anche e soprattutto la doppietta di Bruno Peres. Un calciatore che fino a qualche mese fa non faceva più parte del progetto tecnico giallorosso, che il club ha cercato di vendere a chiunque e in qualunque modo.

Scoperto da Gianluca Petrachi nel 2014, quando lo portò dal Santos al Torino, Peres è poi esploso in maglia granata (come non ricordare lo splendido goal realizzato alla Juve con un grandissimo coast-to-coast). Dopo due stagioni in Piemonte la chiamata della Roma, convinta di aver trovato il possibile erede di Marcos Cafù sulla fascia destra. Non è andata proprio così, visto che il brasiliano non è riuscito a lasciare il segno in campo, ma solo fuori, a causa di comportamenti assolutamente non da professionista. Tanto che il club giallorosso lo ha rispedito in Brasile in prestito gratuito nel 2018 al San Paolo. Il ritorno in patria non ha giovato a Peres, che è poi tornato nella Capitale lo scorso gennaio per sostituire il partente Alessandro Florenzi sempre grazie a Petrachi, divenuto nel frattempo ds del club (ora non più).

Da marzo, è storia nota, il campionato è stato fermato a causa del coronavirus. E alla ripresa di giugno, anche grazie al nuovo modulo (3-4-2-1) schierato da Paulo Fonseca, Bruno Peres è risultato senz'altro tra quelli con il rendimento migliore. Fino alla trasferta di Ferrara, quando ha addirittura esagerato regalando una doppietta nonostante lo spostamento sulla fascia sinistra. Lo stesso calciatore in una recente intervista ha ammesso di aver sbagliato in passato e di aver cambiato atteggiamento. Ora la domanda sorge spontanea: viste le ataviche difficoltà sulle fasce, Bruno Peres può restare in giallorosso anche per la prossima stagione?

La risposta è sì, perchè a parte l'estemporanea doppietta, il brasiliano ha fornito il suo apporto sulla fascia anche grazie ai minori compiti di copertura. Ma restano due condizioni: la conferma del modulo con la difesa a tre e un titolare vero e proprio con cui si possa giocare il posto. Allora sì che Bruno Peres farebbe proprio al caso della Roma e di Fonseca.

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