Roma, Borja Mayoral e un identikit ormai abituale: è la linea giusta per gli acquisti?
L'attacco della Roma sembrava destinato ad una vera e propria rivoluzione alla fine di questa sessione di calciomercato, con la cessione di Edin Dzeko alla Juve e l'arrivo di Arek Milik dal Napoli, unito ad un vice attaccante e allo sfoltimento del reparto dagli esuberi, al netto dell'acquisto di Pedro Rodriguez. Tutto, però, è cambiato proprio sul "più bello": i bianconeri hanno preso Morata, lasciando così Dzeko in giallorosso. Ceduto Ünder al Leicester e praticamente fatta per Perotti al Fenerbahce, alla Roma è arrivato Borja Mayoral.
L'attaccante classe 1997 è volato nella Capitale dal Real Madrid in prestito biennale con diritto di riscatto a cifre già fissate (non come Smalling...). Il primo anno la Roma potrà riscattarlo per 15 milioni di euro, 5 milioni in più per la stagione successiva. Borja Mayoral non è il classico centravanti o bomber di razza, ma come vice Dzeko, il titolare designato, può andare benissimo. Anzi, Paulo Fonseca potrebbe anche decidere di schierarlo al fianco del bosniaco (probabilmente la soluzione migliore per il capitano giallorosso) in caso di necessità. Chiusa, insomma, un'altra operazione che ha portato alla Roma un calciatore di prospettiva, anche se non giovanissimo, ma capace di dare una mano sin da subito. Un po' come fatto con Carles Perez, Gonzalo Villar (arrivati già lo scorso gennaio) e Marash Kumbulla, già titolare contro la Juve e subito a suo agio nella difesa a tre romanista.
La "nuova" filosofia che sta percorrendo la Roma, più propensa ad acquistare calciatori giovani che possano crescere, ma non per questo fornire il loro apporto sin da subito. Un piano giusto, visti i tempi, ma il discorso è sempre e solo uno: non importa l'età, non importa se giovane o vecchio. Servono giocatori di qualità. E scovarli non è mai facile.
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