Rodrygo esce dall'ombra e diventa trascinatore del Real Madrid

Il brasiliano sta giocando un calcio eccezionale.
Cadiz FC v Real Madrid - LaLiga EA Sports
Cadiz FC v Real Madrid - LaLiga EA Sports / Soccrates Images/GettyImages
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L'ha fatto più volte nel corso della sua già lunga esperienza al Real Madrid. Prima come alternativa ad Asensio e Bale, nelle partite cruciali come sostituto di un Valverde allargato nel suo ruolo. Poi all'ombra di Karim Benzema, all'ombra di Vinicius Jr. e nella corrente stagione nascosto dietro quella ingombrante di un insaziabile Jude Bellingham.

Rodrygo è arrivato nella capitale spagnola nell'estate del 2020 dal Santos. È nato il 9 gennaio del 2001, ha 22 anni, ma vanta già numeri pazzeschi. 58 partite condite da 13 gol e 7 assist nella squadra brasiliana, in cui ha esordito e segnato quando era ancora minorenne; 183 presenze, 44 gol e 37 assist con i blancos, numeri destinati a crescere rapidamente.

Due stagioni fa segnava un gol al Chelsea e una doppietta al Manchester City fondamentali per la storica Champions League di Ancelotti, che però non lo schierava quasi mai titolare (24 ingressi dalla panchina in 49 apparizioni). La presenza costante nell'undici l'ha conquistata nella passata stagione, conclusa con 19 gol e 10 assist in tutte le competizioni, la più prolifica da quando è professionista. Una stagione fantastica, che è passata però (come al solito) in secondo piano se confrontata a quelle di Vinicius e del Pallone d'Oro Karim Benzema.

Senza il francese, Jude Bellingham ha allargato le braccia nella sua classica esultanza per coprire tutti gli altri dalle luci dei fotografi. Continua a rompere record, ma non è più essere solo.

Rodrygo è uscito dall'ombra, responsabilizzato da tanti eventi inaspettati. Dal lungo infortunio di Neymar in Nazionale a quello di Vinicius Jr. nei due spogliatoi che condividono. Potrebbe giocare fino a febbraio da punta centrale che si allarga abitualmente a sinistra (non più a destra), posizione che sembra piacergli abbastanza, come dimostrano le sue ultime prestazioni.

Rodrygo
Brazil v Argentina - FIFA World Cup 2026 Qualifier / Buda Mendes/GettyImages

Imprendibile contro il Cadice

Con il Valencia si era divertito a duettare proprio con Vinicius, contro il Cadice non avrebbe dovuto giocare dal primo minuto, precauzionalmente a riposo in seguito a un fastidio riportato dalla Nazionale. Invece un mareo (un capogiro) di Brahim Diaz nel prepartita contro gli andalusi, l'ha costretto alla titolarità.

Dire che si sia fatto trovare pronto è riduttivo. Rodrygo ha dominato tecnicamente ogni avversario sulla sua strada, segnando due gol meravigliosi e servendo un assist a Jude Bellingham. Su Diario AS parlano di un Rodrygo Maradonizado e, sospesa per un attimo l'eterna rivalità tra argentini e brasiliani, è una definizione che guardando i video della sfida di ieri non risulta affatto sgradevole.

In questo in particolare, il gol che segna dopo 14 minuti, possiamo rintracciare tanti segnali di evoluzione. Il dribbling di Rodrygo è sempre stato meno scattoso, meno esuberante rispetto a quello di Vinicius Jr. Una sensazione erroneamente tradotta in superficialità o sciatteria. Il brasiliano si sta dimostrando un maestro del controllo in situazioni in cui chiunque andrebbe in affanno, quasi emozionato dal suo stesso talento.

Nell'azione in questione Rodrygo prova a passare dove lo spazio non esiste, di fatto perde il possesso della sfera per qualche frazione di secondo. Senza scomporsi trasforma l'intervento del suo avversario in parte del suo dribbling, lo ingloba in maniera naturale. Superati i primi due, ne arrivano altri due, per i quali basta soltanto deviare la corsa prima di calciare sul secondo palo nell'unico corridoio possibile.

Non si scompone nemmeno, tra le maglie ostili non perde mai l'equilibrio.

La sua prestazione è una masterclass dell'attaccante completo. Del jolly offensivo che a 22 anni ha già occupato tutti i ruoli del suo reparto, a qualunque livello. Più di 100 volte a destra, 65 a sinistra, 45 da punta centrale.

Sa fare tutto. È veloce e calcia con entrambi i piedi; ha segnato di testa in una Semifinale di Champions League, su rigore diverse volte e su punizione nella penultima della precedente Liga. La doppietta e l'assist in trasferta a Cadice gli permettono di esultare per la terza volta consecutiva, un evento che non gli era mai capitato nelle quasi 200 apparizioni con la maglia dei blancos. Un evento che sembra essere invece destinato a diventare molto comune.

Il video sopra ruba un paio di minuti per offrire altre giocate che non rientrano nei consueti highlights. Questo riguarda invece la seconda rete, oscurata forse troppo dalla prima.

Il risultato è ancora in bilico, ma Rodrygo riceve la palla giusta per guardare gli avversari e mortificarli con la sua giocata. Quando stoppa e punta, la difesa del Cadice è troppo lontana. Al brasiliano fa comodo il movimento esperto di Jude Bellingham, sfruttato per eliminare dal percorso l'avversario più esterno. Con i suoi passi ravvicinati conquista più terreno possibile e cambia direzione nel momento in cui riesce a tagliare la strada al centrocampista in recupero. La sterzata è troppo repentina per il centrale avversario. Potrebbe già tirare, ma sceglie di aggiungere altro divertimento e aumentare le chances di fare gol. Finta il tiro, conduce per un altro metro e segna con la stessa parte del piede del primo tempo.

Sono serpentine che appaiono facili e uno dei motivi e il suo controllo della velocità. Rodrygo accelera e brucia in un secondo, poi con un movimento che non smette mai di essere fluido, è già di nuovo al suo passo naturale. Questa innata capacità di modellare a piacimento il proprio ritmo in zone in cui quasi sempre non c'è tempo per pensare lo rende indecifrabile agli avversari.

Il suo è uno stile classico a cui aggiunge vezzi che spettano a pochi. Che fosse tra i più forti nei vari ruoli occupati già era noto a tutti; che abbia tutte le carte per entrare sul podio dei migliori (in assoluto) forse ce ne stiamo accorgendo soltanto ora.