Rocchi parla del gol annullato a De Ketelaere e di Di Bello in Lazio-Milan

Gianluca Rocchi
Gianluca Rocchi / Paolo Bruno/GettyImages
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Nel corso di Open VAR, appuntamento settimanale in onda su DAZN, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha commentato tutti gli episodi più controversi che si sono verificati nell'ultimo turno di Serie A. Rocchi è partito da Inter-Atalanta, recupero della 21ª giornata tenutosi mercoledì scorso, e si è soffermato in particolare sull'operato di Di Bello in Lazio-Milan. Ecco le sue considerazioni.

L'audio del VAR sul gol annullato a De Ketelaere: "Pallone perso, possibile DOGSO. Controlliamo tutto dall'inizio. Luisi lamenta di un colpo. Per me non è fallo. È uno scontro di poca entità. Adesso mi fai vedere se tocca con il braccio. La tocca Bastoni. È mano. È largo, è punibile. Eventuale mano. Consiglio un OFR per possibile mani di Miranchuk, il braccio è largo e per noi è molto punibile".

Il commento di Rocchi: "Corretto. Il braccio è in posizione innaturale. Se fosse un tocco diretto in difesa sarebbe semplicissimo dare rigore. Capisco la difficoltà nell'accettare l'episodio. Io avevo paura guardassero fallo o gioco pericoloso. A parti invertite avremmo dato rigore. Il rigore per l'Inter? Io batto il tasto sul timing con gli arbitri, diamo voto negativo anche se sbagliano solo il timing. In questo caso Colombo è bravo perché non fischia e permette l'intervento del VAR. La bandierina alzata è un errore che non possiamo permetterci. L'estremizzazione porta a fare una revisione sempre, a volte siamo estremi con decisioni anche chiari ma preferiamo dare la possibilità di intervenire alla tecnologia. Gli arbitri sanno che anche di fronte alla segnalazione di un assistente che si fa prendere la mano, devono rimanere freddi. La segnalazione è una segnalazione, chi decide è l'arbitro. In quel caso non può avere certezze, decide da protocollo di aspettare. È una differenza importantissima ma è una violenza che si fanno i ragazzi. Arbitrare è anche istinto".

L'audio di Di Bello sul contatto Maignan-Castellanos in Lazio-Milan: "Maignan è in scivolata sull'uscita precedente". Dal VAR confermano: "Hai visto bene, non c'è niente. Lui tocca il pallone, poi va in scivolata. Non c'è niente. Check completato".

Il commento di Rocchi: "Episodio molto al limite. Siamo d'accordo in questa valutazione perché diamo importanza al fatto che giochi il pallone. Se fosse stato assegnato rigore sarebbe stato silent check. Non è un episodio chiaro o da VAR, resta l'interpretazione. Se non ci fosse stato Gabbia sarebbe stato diverso? Ci sarebbe stato un occhio diverso. In questo caso credo sia un contatto fortuito. È un episodio che valuti bene in dinamica live. Ci sentiamo di supportare la decisione dell'arbitro".

Perché Di Bello non ha fermato il gioco sullo scontro Bennacer-Castellanos in occasione dell'espulsione di Pellegrini? "Credo non abbia avuto fisicamente il tempo, perché è più attratto dal secondo episodio, il doppio giallo di Pellegrini che è corretto. Se avesse avuto la sensazione di qualcosa di importante avrebbe fermato il gioco. Il doppio giallo poi è dovuto purtroppo. Noi quando ci rendiamo conto come arbitri che c'è un problema al viso dobbiamo intervenire. Se diamo poi la palla in mano ai giocatori, rischiamo che avvenga qualcosa di non regolamentato. Il difficile è capire quando è una cosa seria. Detto questo, quando c'è di mezzo la testa è sempre qualcosa di serio".

Sulle espulsioni di Marusic e Guendouzi: "Non voglio esprimermi più di tanto perché c'è il discorso del Giudice Sportivo. Il problema più importante è che gli arbitri scrivano sempre cosa succede. Se devo fare un appunto è che oggettivamente si poteva fare meglio. Ho letto un po' di cose non tenere nei confronti di Di Bello, non è semplice quando finisci una partita con una squadra in otto. Ha perso un po' il controllo della situazione. Il giorno dopo mi ha scritto un messaggio: "Mi dispiace, ho perso un po'... Potevo fare meglio". Lui è mortificato perché sa di aver fatto una prestazione che poteva essere migliore. Provvedimenti? Io ragiono sempre al positivo, quelli che stanno meno bene stanno un po' più tranquilli, speriamo di recuperarlo presto. Quando la partita la vedi salire devi essere bravo a schiacciarla emotivamente, non devi farlo quando va da sola. Devi abbassare i toni, non rincorrerli, se no finisci nel vortice della partita".

Sull'espulsione di Ricci in Torino-Fiorentina: "Marchetti credo sia più un discorso di esperienza. Mandiamo in campo ragazzi che sembrano esperti. Sappiamo di prendere dei rischi, ma per il futuro dobbiamo prendere questa strada. Marchetti poteva fare meglio perché doveva andare subito su chi commette fallo, poi le proteste non vanno accettate. L'offesa non è mai accettata, l'esperienza aiuta a gestire un po' di cose. Casini da ragazzo ne ho fatti anche io, trovi difficoltà che non ti aspetti. L'arbitro cresce attraverso l'errore, la bravura è superare l'errore, tornare in campo e dimostrare che è stata un'esperienza positiva. Tolleranza zero con le proteste? Numeri alla mano siamo partiti molto forte su questo aspetto, ora ne abbiamo molto bene. Il gol annullato a Zapata? Giusto chiamare l'on field review, anche se per aut episodio che si poteva valutare in campo. Se decidi in campo certe decisioni vengono accettate in maniera migliore".

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