Cosa cambia con Rocchi: le novità (controverse) a tema VAR e rigori

Gianluca Rocchi
Gianluca Rocchi / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Giovedì scorso si è chiuso il primo raduno degli arbitri a Sportilia sotto l'egida di Gianluca Rocchi, nuovo designatore subentrato al posto di Nicola Rizzoli. E cominciano già ad arrivare le prime novità sull'utilizzo del VAR (Video Assistant Referee) per la prossima stagione, "accorgimenti" che sicuramente faranno discutere.

Davide Ghersini
Ghersini al Var / Silvia Lore/Getty Images

Lo ha rivelato l'edizione odierna del Corriere dello Sport, spiegando come l'orientamento di Gianluca Rocchi sia quello di restituire la centralità delle decisioni all'arbitro di campo, più che agli assistenti al VAR. In materia di rigori si cambia, con una soglia del fallo alta e con l'uso della tecnologia solo per episodi chiari e oggettivi: non (dovremmo) vedere più i classici "rigorini", fischiati per contatti praticamente inesistenti e nasce la "linea dura" per gli arbitri che non interverranno attendendo un cenno dalla sala Var. E anche se dovesse ricorrere alla tecnologia il direttore di gara verrebbe comunque penalizzato nelle valutazioni del suo operato. Insomma, un chiaro depotenziamento, come giustamente evidenzia il quotidiano sportivo: quale arbitro ricorrerà al Var con la paura di vedere abbassato il suo voto?

L'ultima novità riguarda i falli di mano, per cui l'arbitro avrà più discrezionalità: le braccia sopra alla linea delle spalle saranno sempre punite, ma non verranno più concessi rigori per tocchi di mano di calciatori girati o palloni solo sfiorati. Sarà un'altra stagione di 'passione' arbitrale, questo è certo.


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