Roberto Boninsegna: "Mi sentivo una bandiera dell'Inter, non volevo trasferirmi alla Juve"

Roberto Boninsegna
Roberto Boninsegna / Emilio Andreoli/Getty Images
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"Premetto che io alla Juventus non volevo andare perché mi ritenevo una bandiera inamovibile dell'Inter. Ma dopo i tre anni in bianconero devo ringraziare Fraizzoli per avermi venduto, sono stati tre anni in cui ho vinto tutto. A lungo andare è stata una cessione positiva per me, ho conosciuto una società di livello internazionale. In quel periodo lì la Juventus come società era la perfezione". Così Roberto Boninsegna, intervistato da Radio Bianconera durante Domenica Sport, ricorda la sua avventura alla Juventus proprio nella settimana di avvicinamento al Derby d'Italia contro l'Inter.

L'attaccante italiano, cresciuto nelle giovanili dell'Inter che ha dovuto spendere 600 milioni di vecchie lire più tre giocatori per riportarlo a Milano dopo l'exploit a Cagliari (che proprio dopo l'addio di Boninsegna vinse il suo primo e unico Scudetto), ha vestito la maglia nerazzurra per sette stagioni. Si sentiva bandiera e parte del progetto nerazzurro prima del trasferimento a Torino, sponda bianconera. Una trattativa che inizialmente non venne accettata di buon grado da Bonimba. Con il passare del tempo e grazie alla vittoria di due campionati, una Coppa Italia e una Coppa UEFA, Boninsegna cambiò idea e ora non rimpiange quel trasferimento.

Alessandro Sabattini/Getty Images

Sul prossimo Inter-Juventus, Boninsegna dice la sua: "Nasco interista e da bambino avevo già la maglia dell'Inter, andavo sempre a San Siro a vedere la squadra. A volte tengo per la squadra che è dietro per vedere il rush finale tra Inter e Juventus, ma quest'anno c'è il Milan che si è inserito nella lotta al vertice".


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