Robbie Keane, il doppio ex di Inter e Liverpool senza lasciare il segno
Chissà se Robbie Keane guarderà il match di questa sera tra Inter e Liverpool.
Non diciamo sciocchezze, certo che lo guarderà! È un uomo che vive per il calcio e quando c'è la musichetta della Champions League non può di certo tirarsi indietro.
Quindi alle 21.00 precise si siederà sul divano e con la sua bella Guinness in mano (è pur sempre irlandese) accenderà la televisione. Solo che negli occhi di Keane ci sarà un velo di tristezza, dai suoi occhi sempre grintosi e l'espressione sempre tignosa trasparirà un pizzico di rimpianto.
Già perché nelle numerose tappe della sua carriera, ha avuto modo di vestire sia la maglia dell'Inter sia quella del Liverpool. Solo che in entrambe le occasioni le cose non sono andate come previsto.
Robbie Keane si mette in mostra con Wolverhampton e Coventry City e il 30 luglio 2000 si guadagna la chiamata dei nerazzurri che per portarlo in Italia sborsano la bellezza di 31 miliardi di lire. Nel suo esordio, in Champions contro l'Helsingborg, si nota subito che ha delle qualità davvero notevoli e l'8 settembre arriva anche il primo gol, tanto bello quanto inutile: un pallonetto di pregevole fattura che però non ha impedito all'Inter di perdere la Supercoppa contro la Lazio.
Nonostante questa delusione, l'irlandese riesce a siglare altre due reti nel solo mese di settembre e a entrare sempre di più nel gioco della squadra. Solo che i nerazzurri procedono a rilento e la società opta per il cambio di tecnico. Marcello Lippi viene esonerato e al suo posto arriva Marco Tardelli che però considera Keane una semplice riserva.
Di lì in poi gioca solo altre 10 partite e a dicembre viene ceduto in prestito al Leeds, club che a fine stagione lo riscatta per 12 milioni di sterline.
Per certi versi non si può nemmeno parlare di un flop, visto che nelle poche occasioni concessegli ha sempre fatto il suo. Il problema del Keane nerazzurro è stata la mancanza di fiducia da parte dell'allenatore.
La cosa si ripeterà anche a Liverpool, squadra dove l'irlandese sbarca nel 2008, quando cioè è un giocatore già fatto e finito. Prima di arrivare nel Merseyside, ha fatto 6 ottime stagioni al Tottenham, club che in un certo senso non voleva nemmeno cederlo.
Come rivelato infatti dal presidente Daniel Levy, gli Spurs sono stati costretti a cederlo perché Keane aveva già raggiunto un accordo segreto con il Liverpool. A prescindere dalle polemiche, in Premier League c'è davvero tanta curiosità di vederlo al fianco di Fernando Torres, in quello che può essere il tandem più letale del campionato.
Alla fine l'irlandese e lo spagnolo non giocheranno mai insieme. Già, perché quando Keane si veste di rosso, Torres è infortunato; pertanto, il peso dell'attacco ricade esclusivamente sulle sue spalle.
Anche stavolta però non trova un allenatore che crede in lui. Rafa Benitez lo schiera solo come unica punta, un ruolo che poco conviene con le sue caratteristiche. In conferenza stampa spiega come il giocatore non si sia ambientato e che la cessione sia la soluzione migliore per tutti.
Durante il mercato di gennaio del 2009, Robbie Keane fa ritorno al Tottenham, lasciando i Reds con lo score di 7 gol in 28 presenze.
Inter e Liverpool costituiscono dunque i due momenti più bui della sua carriera, delle tappe in cui ha lasciato indietro molti rimpianti, ma dove non ha avuto la fortuna di trovare gli allenatori giusti. Oggi si affronteranno l'una contro l'altra e siamo certi che l'attaccante irlandese si godrà la partita senza problemi.
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