Da Parma a Parma: andata e ritorno per Buffon, com'è cambiata la squadra dopo 20 anni

Buffon con la maglia del Parma
Buffon con la maglia del Parma / Claudio Villa/Getty Images
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Potremmo iniziare questo articolo con una frase a effetto del tipo: "Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano", ma noi di 90min non siamo così banali. Ci basterà dire però che il ritorno di Gianluigi Buffon a Parma ci riempie il cuore di gioia. Noi nostalgici del calcio anni '90 potremo tornare finalmente a sentirci giovani vedendo di nuovo Gigi con la maglia dei crociati.

Avrà pure 43 anni, ma l'approdo dell'ex portiere della Juventus in Emilia è riuscito in poco tempo ad animare gli animi dei tifosi dopo la delusione legata alla retrocessione. Inoltre, sapere che Buffon giocherà in Serie B aumenterà inevitabilmente l'appeal e la visibilità di tutta la cadetteria che ne guadagna così in termini di pubblico.

Certo, da quando ha lasciato Parma nel 2001 per trasferirsi alla Juventus ad oggi sono cambiate diverse cose: Buffon ha vinto (quasi) tutto e il Parma ne ha viste di tutti i colori...

Il Parma di 20 anni fa

Come abbiamo detto, Buffon si affaccia al mondo del grande calcio proprio grazie al Parma e in particolare a Nevio Scala che nel novembre 1995 lo fa esordire in Serie A contro il Milan. Con il passare delle partite, il giovane Gigi diventa sempre più convincente e nella stagione successiva diventa lui il portiere titolare dei parmensi, guadagnandosi l'appellativo di Superman.

Quello ducale era un club completamente diverso rispetto a come lo conosciamo ora. Negli anni a cavallo tra i due millenni, a Parma giocava gente come Cannavaro, Thuram, Veron, Crespo... tutti giocatori dai nomi altisonanti che si sono imposti proprio grazie ai gialloblù.

L'allenatore icona del Parma di fine secolo è stato Alberto Malesani, alla guida della squadra dal 1998 al 2001. Con lui in panchina, i ducali vincono una Coppa Italia, una Supercoppa e soprattutto una Coppa UEFA. Nonostante questi successi è mancata la ciliegina sulla torta, e rimane il neo di non essere mai riuscito a vincere uno Scudetto con una rosa così forte.

Alberto Malesani
Malesani portato in trionfo / BORIS HORVAT/Getty Images

Il lungo viaggio di Buffon

Quando ha lasciato il Parma nel 2001, Buffon era già un portiere forte e affermato. Alla fine degli anni '90, Gigi era già in pianta stabile nel giro della Nazionale, dove riusciva a farsi largo tra i vari Peruzzi e Pagliuca, di conseguenza i 105 miliardi messi sul piatto dalla Juventus per portarlo a Torino non sono mai sembrati un'enormità.

Sin dal suo arrivo alla Juventus, Buffon viene considerato un punto fisso nei bianconeri e già nel 2002, vince il suo primo Scudetto (quello del famoso 5 maggio). Tuttavia, la sua carriera sembra complicarsi proprio nel momento più alto. È il 2006 e Buffon viene da due titoli nazionali consecutivi, quelli del 2004/05 e 2005/06, ma soprattutto dal Mondiale vinto in Germania, quando sul calcio italiano si abbatte il ciclone Calciopoli. La Juventus ne è la principale artefice e, oltre agli ultimi due scudetti revocati, viene punita con la retrocessione in Serie B e 9 punti di penalizzazione.

Molti campioni abbandonano la nave, ma Buffon decide di rimanere fedele ai bianconeri e, insieme a Del Piero, Camoranesi e Trezeguet, intende riportare la Vecchia Signora in A dopo appena un anno. Dopo aver vinto il campionato cadetto, la Juve torna in massima serie e si prepara a costruire i successi degli anni futuri.

Buffon è senz'altro uno dei più grandi protagonisti delle vittorie della Vecchia Signora: lo dimostrano gli 8 Scudetti vinti negli ultimi 10 anni. Tuttavia, nel suo ricco palmares manca ancora una coppa: la Champions League. Purtroppo per lui, nelle tre finali disputate, la sorte non gli è mai stata affianco e nel 2018 decide di trasferirsi al PSG proprio per cercare di sollevare la coppa dalle grandi orecchie.

Però neanche Mbappé e Neymar riescono a regalare a Buffon il trofeo tanto bramato. Allora, dopo appena un anno (e una Ligue 1 conquistata) torna a Torino. Le gerarchie però sono cambiate: Szczęsny è intoccabile e Gigi deve quindi accontentarsi del ruolo di secondo. Nelle ultime stagioni vince un altro Scudetto, ma la Juve non va minimamente vicina alla vittoria della Champions. Verso la fine del campionato 2020/21, annuncia la sua seconda e definitiva separazione dai bianconeri. È tempo di tornare dove tutto è cominciato.

Buffon ritrova il Parma... ma cosa è cambiato nel frattempo?

Quando rimetterà piede a Parma, Buffon ritroverà ancora tutte le meraviglie della città: dal Duomo in stile romanico al tradizionale gnocco fritto. Sotto quell'aspetto, non è cambiato un granché.

Dal punto di vista sportivo, gli ultimi 20 anni hanno visto una montagna russa di emozioni per i tifosi ducali. L'evento spartiacque per la storia gialloblù è senz'altro il crac Parmalat che porta all'arresto del patron Tanzi e a un'amministrazione controllata.

Di lì a poco, i crociati scendono in Serie B dopo 18 anni di permanenza nella massima serie. Tuttavia, la militanza in cadetteria dura solo un anno, dato che Francesco Guidolin riporta la squadra in A. Con l'arrivo di Roberto Donadoni in panchina, il Parma inizia a crescere e, grazie soprattutto all'aiuto di Antonio Cassano, riesce a ottenere una storica qualificazione in Europa League. Siamo nel 2014 e la situazione sembra essersi finalmente ristabilita

Tuttavia, in estate il Parma non è in regola con alcuni pagamenti IRPEF e non ottiene la licenza UEFA: l'Europa League sfuma. È solo il preambolo di una serie di problemi finanziari che porteranno il club al fallimento.

I crociati sono costretti a ripartire dalla Serie D, ma stavolta possono contare sull'apporto di alcuni imprenditori locali, intenzionati a intraprendere la scalata verso la massima serie. In soli 3 anni, il Parma effettua un clamoroso triplo salto e torna in Serie A, pronto a riprendersi il posto che gli merita.

Nel 2020 arriva l'annuncio del passaggio della società nelle mani della famiglia Krause. Gli statunitensi si mostrano ben disposti a investire nel calciomercato, ma anche nello stadio e nell'impianto sportivo. Purtroppo i crociati non hanno disputato un grande campionato e sono finiti nuovamente in Serie B, ma la società non nasconde l'obiettivo di tornare subito nel massimo campionato, come dimostra l'ingaggio di Buffon.


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