Ritiro, lavoro, pasti ma anche nuove lezioni di tattica: la Juve in clausura da lunedì, il piano bianconero
La Juventus si sta organizzando per non farsi trovare impreparata in vista della 'fase 2' del calcio. Dal 18 maggio, se non ci saranno intoppi e se non ci saranno novità, arriverà il via agli allenamenti di squadra.
La FIGC sta modificando il protocollo seguendo le direttive del Comitato scientifico del Governo e tra le novità anche 2 settimane di ritiro per i calciatori. Tutti insieme, blindati appassionatamente, per due settimane.
La Juventus è uno dei pochi club che ha tutto 'in casa'. Il J Hotel, inaugurato alcuni mesi fa, è pronto ad ospitare i giocatori bianconeri per il ritiro, senza dimenticare anche lo statt tecnico, i medici e i fisioterapisti. Un gruppo ristretto che prima di andare in ritiro sarà sottoposto al test sierologico: tutti dovranno essere ovviamente negativi al contagio. Poi il ritiro sarà scaglionato, con gli stranieri che arriveranno quando avranno terminato la quaratena. Si parte lunedì con 14 bianconeri: Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Buffon, Chiellini, Cristiano Ronaldo, Cuadrado, Demiral, De Sciglio, Dybala, Pinsoglio, Pjanic, Ramsey, Rugani.
Da lunedì, dunque, cambierà il modo di lavorare: visto che tutti i giocatori sono negativi, non ci sarà bisogno di distanziamento, ma la squadra sarà divisa in reparti e in piccoli gruppi. I giocatori potranno lavorare in palestra. Ci sarà di nuovo la paritella. I calciatori della Juve potrebbero trovarsi tutti insieme al ristorante per consumare i pasti e trascorrere insieme anche i momenti di relax. Avanti così, nel ritiro blindato, fino al 31 maggio, in attesa di nuove disposizioni. A riferirlo è Tuttosport.
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