La riforma della Champions League può arrivare prima del 2024
Probabilmente gli ultimi due giorni per il mondo del calcio hanno rappresentato un vero e proprio tornado, andato via così come era arrivato. Parliamo del progetto Superlega, nato poco più di 48 ore fa e ora già naufragato dopo la diaspora, in primis, delle squadre inglesi (Chelsea, Liverpool, City, United, Arsenal e Tottenham) e poi di tutte le altre. Un terremoto che ha scosso il calcio europeo e anche la UEFA, fino a quel momento concentrato sulla riforma della nuova Champions League.
E ora, secondo quanto rivelato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la riforma del format della Champions League pensata per il 2024 potrebbe arrivare in anticipo dopo "il ritorno all'ovile" dei 12 club fondatori, con la Uefa che intende affrontare e risolvere il problema. Di certo le squadre non sarebbero felici di proseguire altri tre anni con l'attuale formula, ormai difficilmente sostenibile, ma il problema è un calendario ingolfato più che mai e poco propenso a permettere rivoluzioni simili, anche perchè l'inverno del 2022 vedrà il Mondiale in Qatar.
La nuova Champions vedrà un girone unico da 36 squadre con dieci incontri garantiti per ogni team prima della fase ad eliminazione (dagli ottavi di finale in poi): si qualificheranno le prime 8 del gruppo, insieme ad altre 8 che saranno decise da spareggi tra la nona e la ventiquattresima. Eliminate, invece, le rimanenti squadre.
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