Riforma dei campionati: il piano della FIGC per il futuro del calcio italiano
La FIGC sta studiando un piano per la riforma dei campionati da attuare nella stagione 2023/24. Il punto focale dell'intero progetto riguarda la riduzione del numero di club in ambito professionistico: si passerebbe così da 100 a 60 società, 20 per ciascuna categoria dalla Serie A alla Serie C. La Lega Pro non esisterebbe più e verrebbe suddivisa in Serie C Elite e Serie C, quest'ultima formata dalle 40 squadre rimanenti (due gironi da 20 società appartenenti al semiprofessionismo, al pari della Serie D Elite composta da 54 club divisi in tre gironi differenti. La Serie D verrebbe invece inserita nella categoria dilettanti nazionali (144 club in otto raggruppamenti).
Come riportato dall'edizione odierna di Milano Finanza, la strategia del presidente federale Gabriele Gravina non prevederebbe playoff né playout in Serie A, come vociferato nelle ultime settimane. Non tanto per la formula che piace ai vertici del calcio italiano, quanto per i numerosi impegni di campionato, competizioni nazionali e internazionali che intasano il calendario stagionale e portano a una sovrapposizione delle partite ingestibile per i club del nostro campionato. Cambiare format significherebbe, inoltre, ridurre ulteriormente il numero di società iscritte, 18 oppure 16.