Serie A-calciatori, si profila un braccio di ferro: la richiesta dei club
In Serie A tiene sempre banco la questione economica che attanaglia i club, scossi da un anno e mezzo di pandemia da Covid e soprattutto con le casse sempre più vuote. E ora per far fronte all'emergenza, almeno in attesa che la situazione possa tornare alla normalità sotto tutti i punti di vista, le società italiane chiedono un sacrificio ai propri tesserati.
Lo ha spiegato l'edizione odierna di Tuttosport, secondo cui i club di Serie A, dopo il summit con Figc e l'AIC (il sindacato dei calciatori), hanno ufficialmente chiesto ai loro calciatori di rinunciare a due delle mensilità previste per la stagione appena conclusa, la 2020/21. Come spesso accade la verità sta nel mezzo e, nella trattativa, si potrebbe arrivare ad un compromesso con i calciatori: non più due, ma "solo" una mensilità. Una richiesta che però prescinde dall'emergenza Covid, visto che i club chiedono un ulteriore contributo ai calciatori e agli allenatori più pagati del campionato.
Al momento la Lega Serie A non ha quantificato la soglia d'ingaggio che, superata, rende un tesserato super pagato, ma ha chiesto di farlo direttamente all'AIC. Questo sarà un altro tema del prossimo Consiglio federale, insieme alla volontà dei club di non pagare più grosse buonuscite ad allenatori uscenti (come ad esempio successo con i 7 milioni di euro versati dall'Inter ad Antonio Conte).
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