Riapertura stadi, è la Juve la prima a muoversi: il piano per il ritorno dei tifosi
Chiuso un campionato di Serie A alquanto "malinconico" con gli spalti vuoti a causa delle restrizioni dovute all'emergenza coronavirus, al momento, ci appresta a cominciarne un altro nella stessa - triste - maniera. Anche se non è il caso della Juventus, che è stata la prima squadra di Serie A a muoversi per intraprendere un lento percorso verso il ritorno alla normalità.
I bianconeri possono farsi forti anche dell'importante sostegno della Regione Piemonte e del suo presidente Alberto Cirio, che ha spiegato: "Tornare alla normalità si può, con grande rispetto delle regole per la prevenzione dei contagi". Agnelli e la Juve - rivela calciomercato.com - sono al lavoro con la GAe Engineering, società che ha curato anche il piano sicurezza del Giro d'Italia che partirà ad ottobre, la stessa società con cui ha allacciato i contatti anche il Torino. I bianconeri vorrebbero riaprire lo stadio ai tifosi già per la prima giornata di campionato in programma tra il 19 e 20 settembre, quando allo Stadium arriverà la Sampdoria.
Questa la strategia: riaprire gradualmente fino ad arrivare al 20% della capienza totale, con una portata massima di 8 mila tifosi: verrà occupato un posto ogni tre file alternate e con entrate e uscite a blocchi e orari prestabiliti. Resta ancora il nodo del distanziamento sociale, preoccupano ancora le procedure di flusso e deflusso dallo stadio, con le società che dovranno mettere in campo un ampio numero di steward.
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