Il retroscena sull'iconico rigore di Stuart Pearce a Euro 96 contro lo Spagna

Stuart Pearce a Euro 96
Stuart Pearce a Euro 96 / Getty Images/Getty Images
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"Sei davvero sicuro?" (Terry Venables a Stuart Pearce)

Spesso ci viene detto che il modo migliore per superare le nostre paure è guardarle negli occhi prima di fare un respiro profondo e affrontarle a viso aperto. Per molti di noi è paragonabile ad afferrare un ragno nel bagno o camminare sul ponte che stavi evitando da settimane. Per Stuart Pearce era qualcos'altro.

Nel 1990, l'Inghilterra era a un rigore di distanza dalla seconda finale di Coppa del Mondo della sua storia. I Tre Leoni hanno pareggiato con la Germania Ovest e sono arrivate ai penalty, che avrebbero decretato la squadra finalista. Pearce si è fatto avanti con sicurezza. I venti secondi successivi saranno impressi nella mente dei tifosi inglesi per l'eternità.

Il terzino sinistro del Nottingham Forest ha fatto quello che qualsiasi difensore farebbe in una situazione simile: ha abbassato la testa prima di calciare il pallone, senza scegliere un angolo fisso. La palla ha colpito la gamba del portiere tedesco Bodo Illgner, lasciando a Pearce il non invidiabile compito di tornare al centro del campo verso i suoi compagni di squadra con la testa affondata nel terreno.

Anche Chris Waddle, dopo di lui, ha fallito il rigore, ma Pearce era il capro espiatorio. Waddle veniva da un'ottima stagione in Francia con il Marsiglia, mentre Pearce è stato costretto a sopportare l'ira del pubblico inglese settimana dopo settimana perché giocava nel Forest. Naturalmente con il passare del tempo la rabbia dei tifosi è scemata, tuttavia, indipendentemente da ciò che Pearce avrebbe ottenuto in carriera, sarebbe stato ricordato per sempre per quell'errore che è costato un Mondiale all'Inghilterra.

A metà degli anni '90, la prima scelta sulla fascia era Graeme Le Saux del Blackburn, ma un infortunio patito prima di Euro 96 ha permesso a Pearce la possibilità di prendersi la maglia da titolare della nazionale. Era la sua grande occasione per riscattarsi. Pearce aveva giocato tutte e tre le partite della fase a gironi e si apprestava a sfidare la Spagna nel primo turno della fase a eliminazione diretta. Un match delicatissimo, quello contro la formazione di Javier Clemente capace di dominare per 120 minuti nonostante il risultato di 0-0. Ecco l'incubo dei rigori.

Traversa di Fernando Hierro del Real Madrid e vantaggio Inghilterra. Sul 2-1, mentre Guillermo Amor tornava sulla linea di metà campo dopo aver trasformato il primo calcio di rigore della Spagna, la folla si gelava per un attimo. Pierce si stava avvicinando al dischetto: petto in fuori sguardo basso. Chiaramente il ct Terry Vinables non era convinto della scelta di Pearce, visto quanto accaduto qualche anno prima, ma ha apprezzato il coraggio del suo calciatore nell'assumersi una responsabilità così grande. Sei anni dolorosi che sarebbero stati cancellati da un gol, quello che lo stesso Pearce ha realizzato battendo il portiere spagnolo Andoni Zubizarreta.

Dopo essersi preso un momento per calmarsi, Pearce si è rivolto alla folla e ha scatenato una delle celebrazioni più iconiche nella storia del calcio. Non c'era nessuna esultanza organizzata, né tantomeno compostezza, era semplicemente lo sfogo di un calciatore che si era preso la sua rivincita. L'Inghilterra ha vinto ai rigori prima di essere eliminata ai rigori dalla Germania nel turno successivo. Per molti, il rigore di Pearce rappresenta ciò che un professionista è chiamato a fare, ma è stato davvero qualcosa di più importante. Il coraggio di affrontare i propri demoni con il peso di un'intera nazione sulle spalle. Pearce ha meritato ogni singolo secondo di quell'applauso da parte dei suoi tifosi.